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RICERCA CELLULE STAMINALI EMBRIONALI. LA POLITICA IPOCRITA CONTINUA A RALLENTARE LA RICERCA
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Comunicato 
25 luglio 2006 0:00
 

Firenze, 25 Luglio 2006. Il cosiddetto grande successo italiano che ha fatto votare il Consiglio di competitivita' dell'Ue su quello che c'era gia', viene presentato come un grande passo della diplomazia italiana perche' avrebbe fatto cambiare posizione alla Germania. Puo' darsi che sia un successo diplomatico, ma cosa se ne fanno di questo i milioni di malati che vedono di fatto la conferma al blocco dei finanziamenti della ricerca con gli embrioni? Se la politica e la diplomazia servono a far cantare successi di questo tipo, ci sembra che siano due "arti" che si guardano allo specchio e si autocomplimentano per quanto sono brave, ma vengono meno alla funzione di tramite per il benessere dei cittadini.
Nell'accordo c'e' il trionfo dell'ipocrisia: potranno essere finanziate le ricerche sulle staminali embrionali gia' esistenti o fatte in altri Paesi ma non le ricerche per derivare queste cellule. Gran Bretagna e Spagna si pagheranno quindi le loro ricerche e solo dopo potranno avere anche i soldi comunitari. Su questo in diversi hanno esultato. Noi ne prendiamo atto per come la politica imbavaglia la scienza e la ricerca. Si e' riprodotta a livello europeo -ma sui finanziamenti- la situazione ipocrita della legge italiana: la ricerca sulle embrionali e' ammessa per quelle linee che vengono da fuori dell'Italia.
Il lavoro di informazione in merito, che noi conduciamo con il nostro Notiziario (clicca qui) e' ancora lungo e arduo. Ma non impossibile. Non e' una novita' per la scienza e la ricerca: gli ostacoli ideologici, nella storia, ci sono sempre stati e puntualmente dopo un po' di tempo sono diventati ridicoli. Ci conforta cio' che accade in Gran Bretagna e in alcuni Stati Usa, e che sembra stia prendendo il via anche in Spagna.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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