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Rc-Auto. Prezzi ridicolmente in calo… Creare mercato levando obbligo di contrarre
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Comunicato di Redazione
21 dicembre 2021 12:16
 
Mentre il numero di incidenti stradali in questi due anni di effetto covid sulla mobilità è crollato, non accade altrettanto per i costi della Rc-auto. Torna tutto a rigor di logica di mercato, in cui ci dicono che siamo?
Vediamo.
L’Ivass (1) ha pubblicato il bollettino statistico 2021, e ci informa che il prezzo medio della Rc-auto è, in questo ultimo trimestre 2021, di 367 euro, con una riduzione del 5,6% rispetto al 2020.
Ecco invece i dati degli incidenti stradali:
* -31,3% nel 2020 rispetto al 2019; -24,5% morti e -34% feriti (2).
* -22,5% nel periodo gennaio-giugno 2021 rispetto alla media 2017-2019; %; -19,8% morti e -27,6% feriti (3).

Crollo di incidentalità implica di conseguenza crollo dei rimborsi. Ma a fronte di percentuali con due zeri nel 2020 e nel primo semestre 2021, il prezzo medio della Rc-auto è calato del 5,6%.
E’ questo il mercato libero? Un mercato per esser libero occorre che entrambi gli attori siano liberi di scegliere e di offrire.
E’ sicuramente libero chi offre: le tariffe sono variegate, diverse per regioni in base all’incidentalità.
Non è libero chi acquista, vigente l’obbligo di contrarre la polizza.
Questo lo sa bene chi offre e riduce i costi del 5% a fronte di suoi costi minori anche oltre il 30%.
Questo non è un mercato libero, ma organizzato solo per far guadagnare chi offre.

Che fare? Scartata per ovvi motivi l’ipotesi di tariffe di Stato uguali per tutti, occorre che entrambi gli attori possano scegliere, come offrire e se comprare. Occorre levare l’obbligo di assicurazione Rc-auto. Assicurarsi, per il possessore di un veicolo, deve essere una convenienza, pena l’esposizione del proprio intero patrimonio al risarcimento di un danno, dove lo Stato, per esempio, in assenza di copertura, potrebbe intervenire, come già oggi fa, con il Fondo di garanzia per le vittime della strada (reimpostato al nuovo mercato senza obbligo).
E per venire incontro a questa convenienza, chi offre l’assicurazione non avrebbe alternative ad essere all’altezza del mercato (altro che riduzione del 5% a fronte di minori spese del 30%….).
Crediamo che così debbano essere i mercati liberi. Pari diritti e pari opportunità.

NOTE
1 – Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni: https://www.ivass.it/pubblicazioni-e-statistiche/statistiche/bollettino-statistico/2021/n_15_2021/index.html
2 - dati Istat: https://www.istat.it/it/archivio/259814
3 – dati Istat: https://www.istat.it/it/archivio/263507
 
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