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Monopattini e casco obbligatorio a Firenze. Il flop dell'effetto mediatico
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Comunicato di Redazione
1 dicembre 2021 15:34
 
Oggi 1 dicembre verrà ricordato anche come il primo giorno di casco obbligatorio per i monopattini in uso nella città di Firenze. Il Sindaco ci ha tenuto e, nonostante in passato altrettanta ordinanza era stata bocciata dal Tar, ci ha riprovato. E un risultato lo ha ottenuto, visto che il Tar, in attesa di pronuncia di un ricorso presentato, non ha sospeso l’ordinanza.
La pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale, a meno che che non abbiamo capito niente della vita civica, non potrà che bocciare l’ordinanza, visto che la materia è del legislatore nazionale che, tra l’altro, proprio nelle recenti modifiche al codice della strada già entrate in vigore in materia monopattini, ha deciso che il casco è obbligatorio solo per i minorenni.
Nel frattempo, coloro che saranno multati potranno presentare ricorso con, a nostro avviso, buone possibilità che sia accolto.
Sempre nel frattempo, quando l’ordinanza verrà giudicata illegittima, chi farà il conto di quanto questa operazione di immagine sarà costata al contribuente (polizia, giustizia, macchina burocratica)?

Siamo noi insensibili alla sicurezza che, innegabilmente , deriva dall’uso del casco?
Le risposte sono due:
- la velocità a cui possono procedere i monopattini è anche più bassa di quanto si riesce pedalando in bici, assistita o meno che sia questa pedalata. Perché non il casco obbligatorio per le bici?
- la legge è uguale per tutti, anche per i Sindaci. E sono uguali anche le procedure per modificarle, anche per i Sindaci. Un principio base della nostra comunità civica a cui non si transige, pena il venire meno la fiducia degli amministrati verso gli amministratori. Il fine non giustifica mai i mezzi, soprattutto se questi mezzi sono predisposti per essere utilizzati in un certo modo.

Oggi a Firenze è giornata piovosa e monopattini in giro non ce ne sono. Ci dispiace per il Sindaco che non potrà decantare, con immagini di conduttori “cascati” di monopattini, che le cose, quando lui ci si mette, funzionano.
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