testata ADUC
CREMAZIONE/DISPERSIONE CENERI. BASTA CON LE FAMIGLIE CHE NON POSSONO REALIZZARE LA VOLONTA' DEI PROPRI CARI O DEVONO FARLO ILLEGALMENTE. NO AI GESTORI PARASTATALI DEI CIMITERI
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
6 dicembre 2006 0:00
 

Firenze, 6 Dicembre 2006. Abbiamo appreso con molta soddisfazione che ieri, durante l'audizione alla commissione Affari sociali della Camera, la Federazione Italiana per la Cremazione ha proposto una serie di emendamenti al testo di legge ora in esame (le proposte di emendamento possono essere lette sul sito della Federazione). In particolare, la Federazione ha fatto proprio un emendamento da noi gia' proposto e presentato dall'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno, in cui viene data la possibilita' ai familiari di ottenere l'autorizzazione alla dispersione delle ceneri del proprio caro anche quando questi non abbia lasciato un testamento o non sia stato iscritto ad un'associazione per la promozione della cremazione.
Secondo un'interpretazione molto diffusa della legge nazionale, infatti, per dimostrare la volonta' espressa del parente in materia di cremazione e affidamento delle ceneri, basta una dichiarazione dei famigliari. Ma per la dispersione, la medesima volonta' espressa puo' essere dimostrata solamente attraverso un testamento olografo del defunto o la sua iscrizione dietro pagamento ad una specifica associazione. Una interpretazione giuridicamente molto discutibile che trova come unico sostenitore le societa' a partecipazione statale che gestiscono i cimiteri (in particolare la FederUtility). Per loro stessa ammissione, queste societa' si oppongono alla dispersione delle ceneri per i guadagni che verrebbero loro a mancare qualora si sottraesse alla loro gestione una parte sempre crescente di persone che scelgono la cremazione.
Proprio a causa di questa interpretazione, che -se non risolta- rischia di ripetersi nella importante ed opportuna proposta dell'on. Katia Zanotti, sono molte le famiglie costrette a convivere con le urne cinerarie in casa senza poter realizzare la volonta' espressa in vita dai propri cari. Sono molte anche le famiglie che decidono di andare all'estero per disperdere legalmente le ceneri dei propri cari, e quelle che disperdono le ceneri illegalmente, rischiando una condanna penale.
A distanza di cinque anni dalla legge nazionale (n.130 del 2001), a cui non ha mai fatto seguito un regolamento del Governo che la medesima legge impone, e' giunto il momento di porre rimedio ad una ingiustizia che colpisce le persone proprio nei momenti piu' difficili della loro vita.
Vedremo se in Parlamento prevarranno le ragioni del diritto e della liberta' dei cittadini, oppure le ragioni del profitto e del clientelismo di pochi gestori parastatali.

Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc

Qui il comunicato stampa della Fic: clicca qui
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS