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IL BIOTECH DEL GOVERNO. MA COSA CI RACCONTERANNO?
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Comunicato 
15 marzo 2005 0:00
 

Firenze, 15 Marzo 2005. Il Governo ha annunciato la sua intenzione di preparare un opuscolo divulgativo sulle biotecnologie. Siamo molto curiosi di sapere cosa ci scriveranno e, di conseguenza, quale messaggio vorranno comunicare.
In un Paese in cui i mezzi di comunicazione, per come sono utilizzati, servono essenzialmente per cercare di convincere le massaie a comprare il detersivo oppure il dentifricio, pensare che questo possa avvenire sui temi della nostra salute, ci lascia decisamente perplessi.
Per capire. Quante trasmissioni abbiamo visto, ad esempio, affrontare la ricerca scientifica e la liberta' terapeutica? Cosa ne sa la nostra massaia di questi temi, vista l'assenza di queste trasmissioni? Davanti ai nostri occhi abbiamo invece solo un grande contenitore, che potremmo chiamare "Grande Fratello Show".
Per esempio, quanti hanno piena coscienza sulla possibilita' di fare uso delle cosiddette medicine alternative? Mi e' capitato di vedere trasmissioni in materia alle ore 5,50 della mattina, ma mai un dibattito, un confronto diretto.
Ora, con questo opuscolo, sembrerebbe che il Governo ci metta del suo. Ma la lezione inutile della lettera sui farmaci non e' stata sufficiente?
La materia biotecnologia si presta a diverse interpretazioni, e che queste possano essere manipolate, dicendo anche il contrario non e' una nostra invenzione (per chi volesse approfondire, lo abbiamo anche documentato qui: clicca qui). E quanto si dice e scrive diventa determinante rispetto alla potenza del mezzo che si utilizza. Quello che sta per essere utilizzato dalla presidenza del Consiglio dei ministri e' un mezzo molto potente.
L'opuscolo dovra' spiegare agli Italiani cosa sono le biotecnologie, i loro campi di applicazione, a cosa servono, se sono pericolose per la salute.... E loro che ne sanno?!
Per meglio capire: stiamo parlando di quel Governo che, quando la Corte Costituzionale discuteva se ammettere o meno i referendum sulla procreazione assistita e la ricerca con le staminali embrionali, si era costituito contro l'ammissibilita' dei quesiti, cioe' per impedire che gli italiani potessero essere informati e decidessero se mantenere o meno l'attuale legislazione.
Attenderemo pazienti questo opuscolo. E vedremo in seguito, se sara' il caso di appellarci al Tribunale dei Crimini contro l'Umanita'.
Giuseppe Parisi, medico, consulente Aduc
 
 
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