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SANGUE CORDONE OMBELICALE. RACCOLTA ANCHE IN BANCHE PRIVATE. L'ADUC ADERISCE ALL'APPELLO DELLE PARLAMENTARI
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Comunicato 
3 aprile 2007 0:00
 

Firenze, 3 Aprile 2007. Su iniziativa dell'on. Donatella Poretti (RnP), un gruppo di parlamentari di tutti gli schieramenti politici ha lanciato un pubblico appello (1) al ministro della Salute perche' dia la possibilita' di raccogliere il sangue del cordone ombelicale anche in banche private, oltre che pubbliche come consentito oggi dalla legge.
E' con convinzione ed entusiasmo che diamo l'adesione della nostra associazione. Sono piu' di sei anni che editiamo in Internet e con una newsletter quattordicinale l'unico -purtroppo- periodico italiano di informazione divulgativa in materia, "Notiziario Cellule Staminali - il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica" (2). Siamo stati fra i primi a denunciare i forti ostacoli dell'attuale normativa ad un pieno e diffuso uso del sangue del cordone ombelicale (3).
Con questo appello, proprio perche' bipartisan, finalmente la questione assume un aspetto scientifico-sanitario. Gli interessi e la salute di tutti i cittadini sono quasi sempre sottomessi all'affermazione di questo o quell'altro schieramento partitico, dove si decide non per le questioni in se' ma per mettere in minoranza o dare maggioranza. Perche' un cittadino di centro-sinistra dovrebbe essere favorevole o contrario, rispetto ad uno di centro-destra, per la conservazione di questo sangue nelle banche private? Certamente ci sono varie teorie economiche stataliste che privilegiano il pubblico rispetto al privato. Ma nel caso del cordone, il disastro di banche (pochissime) solo pubbliche e solo per donazione e non per se stessi, e' stato gigantesco: sono rarissimi i casi in cui e' stato possibile utilizzare questo sangue. C'e' qualche genitore che non vorrebbe conservare le staminali del cordone ombelicale per il proprio figlio perche' e' bene che se ne occupi solo lo Stato in forma esclusivamente altruista? Ne dubitiamo. Cosi' come siamo convinti che occorre affermare un modo di essere che privilegi la singola decisione cosi' come la pubblica e diffusa disponibilita'.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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