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Linee guida per la ricerca scientifica e tecnologica
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Comunicato 
20 aprile 2002 13:39
 
LINEE GUIDA PER LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA BEN VENGANO I SOLDI, MA SENZA GARANZIE DI LIBERTA' E INDIPENDENZA SONO SOLO UNO SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE CHE INVECE DI RISOLVERE AGGRAVERA' I PROBLEMI DELLA RICERCA IN ITALIA

Firenze, 20 aprile 2002. Presentate ieri dal ministro dell'Istruzione dell'Universita' e della ricerca scientifica, Letizia Moratti, le "Linee guida per la ricerca scientifica e tecnologica", previsto lo stanziamento di 14 miliardi di Euro nei settori informatica, ambiente salute ed energia. Data l'esiguita' di finanziamenti di cui dispongono attualmente i ricercatori italiani -dice Grazia Galli, consulente scientifico dell'Aduc - non possiamo che felicitarci del proposito del ministro di aumentare, nel giro dei prossimi quattro anni, gli investimenti pubblici e privati in ricerca e sviluppo dall'attuale 1,07% del Pil al 2%.
Tuttavia, non possiamo esimerci, prima di dare il nostro plauso, dal chiedere come tali finanziamenti saranno impiegati, e chi e con quali criteri ne valutera' l'assegnazione.
Il problema principale della ricerca in Italia, come segnalato da molti dei suoi protagonisti, e' infatti costituito dalla mancanza di criteri trasparenti e obiettivi nell'assegnazione dei fondi, tuttora in larga parte assoggettata a meccanismi burocratici e clientelari. Purtroppo non solo non possiamo dire che su questo il Governo abbia dato alcun segno di cambiamento, ma dobbiamo invece constatare che le iniziative sin qui prese nel campo della ricerca scientifica, dimostrano una chiara volonta' di limitarne la liberta', sostituendo valutazioni meramente ideologiche ai criteri di obiettivita', indipendenza e trasparenza che dovrebbero invece essere sovrani. Finche' non vi sara' una riforma in questo ambito, ogni nuovo stanziamento si tradurra' inevitabilmente in nuovi sprechi e nell'aggravarsi della gestione politico-clientelare in un settore cruciale per lo sviluppo economico e civile del Paese.
Se, al di la' di generiche proposte di intenti, nell'assegnazione dei fondi promessi dal ministro Moratti, il Governo seguira' gli stessi criteri con cui sta affrontando la ricerca sulle cellule staminali, la promozione dell'informazione scientifica e la regolamentazione della fecondazione assistita, non possiamo davvero rallegrarci di questa nuova iniziativa.
In attesa di essere smentiti, invitiamo medici, ricercatori e cittadini a continuare ad inviarci le loro segnalazioni, che non mancheremo di rendere pubbliche.
 
 
 
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