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CORDONE OMBELICALE: I PONTI DELLA TURCO, E I DIVIETI ASSURDI
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Comunicato 
27 giugno 2007 0:00
 

Firenze, 27 giugno 2007
Intervento dell'on Donatella Poretti, deputata radicale della Rosa nel Pugno, segretario della Commissione Affari Sociali
Il ministro Turco ha oggi confermato la scelta politica dell'ordinanza sul cordone ombelicale che vieta la conservazione autologa in Italia e la possibilita' che strutture private anche accreditate possano farlo; ha confermato altresi' che nell'ordinanza si sollecita l'intervento del legislatore chiedendo un raccordo tra Camera e Senato, volendo far da ponte tra l'ordinanza precedente e una nuova legge. Un ponte che pero' decide gia' la direzione!
Ha infatti chiesto al Parlamento di fare una legge che consenta la conservazione autologa solo a patto che venga donato contestualmente l'80% del cordone! Non solo si stravolge il senso delle parole, visto che non si tratterebbe piu' di donazione, ma di obbligo, o esproprio, ma si mette una pesante ipoteca sull'utilizzo di quel cordone. Se c'e' infatti un dato scientifico acquisito e' che un cordone ombelicale contiene poche cellule staminali, tanto che solitamente vengono utilizzate solo sui bambini, oppure se ne utilizzano due. Prevederne la divisione equivale a rendere inutilizzabile sia la parte donata che quella conservata per uso autologo.
La legge 219/2005 nell'articolo 10 prevedeva che fosse il Governo con un decreto a creare una rete nazionale di banche pubbliche e private accreditate per la conservazione ombelicale. Cosi' mentre il Governo non ha ancora emanato il decreto dopo 12 mesi dalla sua scadenza, l'ordinanza del ministro chiede al Parlamento di fare una legge che gia' c'e' ma che non ha applicato!
Mentre il ministro oggi riferisce che di fatto in Italia e' impossibile donare, essendo fattibile in meno del 10% dei punti parto, chiede di fare una campagna per fornire una giusta informazione alle donne e impedire la speculazione mediatica. L'informazione dovrebbe essere utile per fare scelte consapevoli, cosa che oggi e' vietata per ordinanza obbligando le donne alla donazione senza neppure garantirla, visto che 9 cordoni su dieci vengono gettati!
Il ddl sul parto approvato dalla commissione Affari Sociali fissava un principio nell'articolo 15: alla donna deve essere garantita la possibilita' di donare e di conservare il cordone ombelicale, in strutture pubbliche e in quelle private. Il ministro avrebbe potuto utilizzare il ponte che avevamo predisposto rinnovando l'ordinanza, ma non i divieti che ogni giorno che passa sono sempre piu' incomprensibili!
 
 
 
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