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CLONAZIONE UMANA TERAPEUTICA IN ITALIA
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Comunicato 
30 dicembre 2002 0:00
 
SULL'ONDA DELL'EMOTIVITA' PER IL CASO DEI REALIANI, SI VA VERSO L'APPROVAZIONE DELLA NEGAZIONE DELLA RICERCA SCIENTIFICA

Firenze, 30 Dicembre 2002. Purtroppo lo avevamo previsto il giorno stesso dell'annuncio della presumibile nascita della prima bimba clonata, ed ecco che si sta verificando. Il calderone delle dichiarazioni per mostrare chi ha piu' la mascella dura e, per questo, meglio in grado di difendere un modello di civilta' che si pensa minata da cio' che scienziati e ricercatori fanno da sempre, sta cominciando a colpire li' dov'e' il suo obiettivo principale: la legge italiana sulla fecondazione assistita e la clonazione.
Approvata lo scorso giugno alla Camera dei Deputati, sembrava sepolta nelle commissioni del Senato, probabilmente perche' qualcuno se ne vergognava (visto che di fatto, il testo approvato era il primo passo per l'abolizione della legge sull'aborto). Ma ecco che ora, tra l'editoriale e il commento di questo o quell'altro prelato o politico in cerca di gloria e che non ha la minima cognizione neanche di cio' di cui sta parlando, monta l'urgenza di avere una legge, qualcosa che "blocchi le follie tipo raeliani".
Quindi aspettiamoci di tutto: che vuol dire anche, semplicemente, la conferma del testo gia' approvato dalla Camera, con cui si mette al bando la ricerca sulla clonazione umana terapeutica, quella sugli embrioni, legale in Gran Bretagna, Australia, Israele e Andalusia dove vengono utilizzati fondi pubblici, cosi' come in Usa (fondi privati) e altri Stati degli Usa e del mondo.
Abbiamo letto anche posizioni discordanti rispetto al coro degli scandalizzati, dove la voce piu' autorevole e' quella dell'ex-ministro alla Sanita' Umberto Veronesi. Ma sono voci solo in ambito scientifico. In quello politico, che e' dove poi le leggi devono e possono essere fatte, a parte gli extra-parlamentari dei Radicali (che quindi fanno solo opinione e pressioni, ma non contano come voti in Parlamento), c'e' solo un silenzio tombale di cui non si percepisce neanche l'imbarazzo (con alcune singole eccezioni che, pero', non fanno primavera). Dove sono i cosiddetti laici della Casa delle Liberta'? E quelli del centro-sinistra? O i dissenzienti di Rifondazione Comunista? Tutti inebriati dalle feste in corso e per questo senza dichiarazioni che per rilasciarle, in altri momenti e su tutto lo scibile umano, sarebbero disposti a "metter tenda" nelle sedi delle agenzie stampa? Zitti, perche', in materia, lo scontro con la gerarchia vaticana e' solo il punto di partenza di qualunque posizione che non voglia essere mortificatoria della ricerca in materia. E siccome e' da quel di' che per tutti i politici italiani "Parigi val bene una messa", anche se questa volta le vittime sono quei 10/12 milioni di italiani che tra il presente e i prossimi anni potrebbero trarre un giovamento dalla ricerca sulle cellule staminali embrionali, poco importa.
Mentre sul fronte parlamentare con ci aspettiamo nulla, bisogna riconoscere che sul fronte dell'informazione (non di partito) la situazione e' mutevole ed aperta (pur nel diffuso adeguamento ai titoli e alle immagini da "scandalo raeliano"). Per cui, chi si volesse fare un'opinione in merito, ne avrebbe gli elementi. Quindi, mai come in questo momento l'informazione ha in mano un potere gigantesco per mettere in evidenza la netta separazione tra Paese Reale e quello Legale, e per denunciare i pogromi assassini della ricerca scientifica che il Paese Legale sta per mettere in atto.
Noi, da parte nostra, pubblichiamo gia' da un anno il periodico "Cellule Staminali-il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica", edito al seguenti indirizzo Internet clicca qui dove, oltre alle notizie e agli articoli quattordicinali, c'e' un'ampia documentazione sulle situazioni legislative nel mondo, sui documenti e le leggi, oltre ai link piu' importanti in materia.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
 
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