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CLONAZIONE TERAPEUTICA
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Comunicato 
6 febbraio 2003 0:00
 
AL SENATO LA PRIMA CONFERMA PER IL DIVIETO
LA GRAN BRETAGNA E' VICINA

Firenze, 6 Febbraio 2003. Questa mattina il Senato ha deciso che ogni ricerca sulle cellule staminali embrionali dovra' essere bandita dal nostro territorio. Durante la riunione congiunta delle commissioni Industria e Igiene, si e' arrivati alla definizione del testo del ddl 1745 di delega al Governo in materia di protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. Un emendamento della senatrice Patrizia Toia (Margherita) ha trovato tutti d'accordo, maggioranza e opposizione, che, ritirando i rispettivi emendamenti, hanno votato perche' "la finalita' della clonazione" sia esclusa da ogni brevettabilita' delle invenzioni biotecnologiche. Non essendoci la dizione "clonazione riproduttiva", il legislatore ha chiaramente indicato che cio' si intende per ogni forma di clonazione, inclusa quella terapeutica.
Quindi perfettamente nello spirito del testo della legge sulla procreazione assistita gia' licenziato nel giugno scorso alla Camera (e che dovrebbe tra non molto cominciare il suo iter al Senato), che all'articolo 13 (sperimentazione sugli embrioni umani), al capitolo 1 sancisce che "e' vietata qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano".
Niente di nuovo? Legislativamente no. Perche' si tratta di un corollario al divieto gia' sancito dalla Camera e che, visti i numeri degli schieramenti anche in Senato, si presuppone debba essere confermato anche in questo ramo del Parlamento. Ma politicamente e' significativo: perche' c'e' stata la convergenza tra maggioranza e opposizione, sancendo che anche quel minimo di dibattito che si sarebbe potuto sviluppare in Parlamento, e' gia' piatto in partenza.
Comunque non ci saremmo aspettati niente di diverso. Ci preme sottolineare che alcuni appartenenti a quei partiti che sono all'opposizione, in alcuni convegni (alcuni giorni fa ad Assisi, ad un convegno della Fondazione Italiani europei di Massimo D'Alema e Giuliano Amato) dicono cose contrarie da quelle che poi il loro stesso partito vota in Parlamento: dialettica interna? Sarebbe cosi' se questi stessi esponenti almeno avessero detto una parola per evitare che il loro partito votasse come ha votato. Ma non e' cosi'. Una cosa sono i convegni, altra e' il Parlamento e la logica dei partiti. Lo sapevamo. E' solo una conferma che in Italia i malati di mali che oggi sono incurabili, ma che hanno notevoli speranze dalla ricerca per la realizzazione della clonazione umana terapeutica con le cellule staminali embrionali, sono soli, perche' la speranza della loro cura non e' neanche merce di scambio politico. Solamente NON E'. Punto e basta.
Meno male che c'e' la Gran Bretagna e meno male che c'e' la California. Dove gli esperimenti sono avviati. Mentre guardiamo ai risultati con molto interesse verso entrambi, siamo piu' attenti verso la Gran Bretagna, dove i viaggi della speranza, quando sara' possibile, saranno decisamente piu' semplici. E dove non e' escluso che, anche in termini economici, sia garantito dal Servizio Sanitario Nazionale cio' che qui e' vietato: sono proprio di questi giorni le notizie sull'andamento positivo -ma non ancora concluso- degli accordi comunitari perche' gli assistiti siano tali in ogni Paese dell'Unione. Non sara' facile, nel nostro caso, ma c'e' lo spiraglio e non, come nel caso della legislazione italiana e delle coscienze dei legislatori, solo il muro.
All'indirizzo Internet clicca qui e' edito il quattordicinale dell'Aduc "Cellule Staminali" con ampia documentazione legislativa nazionale, europea e mondiale.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
 
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