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BENE LA CAMPAGNA PER DONARE GLI ORGANI MA RENDIAMO FATTIBILE ANCHE LA DONAZIONE DEI CORDONI OMBELICALI!
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Comunicato 
4 luglio 2007 0:00
 

Firenze, 4 luglio 2007
Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali
E' stata presentata oggi dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi, e dal Ministro della Salute, Livia Turco, la nuova campagna di comunicazione per la donazione degli organi. Bene per questo tipo di iniziativa ma non ci scordiamo anche di altre donazioni come quella del cordone ombelicale.
E' stato lo stesso Ministro Turco, la settimana scorsa, durante un'audizione in XII commissione, a ricordare che, di fatto, in Italia e' impossibile donare le cellule staminali dei cordoni ombelicali, essendo fattibile in meno del 10% dei punti parto. Ha chiesto, quindi, di fare una campagna per fornire una giusta informazione alle donne e impedire la speculazione mediatica. Voglio ricordare al ministro che l'informazione dovrebbe essere utile per fare scelte consapevoli, cosa che oggi e' vietata per ordinanza obbligando le donne alla donazione senza neppure garantirla, visto che 9 cordoni su dieci vengono gettati!
Nonostante, infatti, la legge 219/2005 all'articolo 10 preveda che il Governo con un decreto crei una rete nazionale di banche pubbliche e private accreditate per la conservazione ombelicale, continua a vigere il divieto per la creazione di banche private. La situazione e' la seguente: dopo 12 mesi dalla sua scadenza, il Governo non ha ancora emanato il citato decreto e l'ordinanza, invece rinnovata da poco, chiede al Parlamento, in evidente violazione della legge 219, di farne un'altra che gia' c'e' ma che non e' applicata. Per fare luce su questa anomalia ho gia' presentato un'Interrogazione al ministro (1) ma e' utile ricordare che e' proprio la donazione a venire penalizzata da tutti questi assurdi divieti! Quello che il ministro ha chiesto al Parlamento e' di fare una legge che consenta la conservazione autologa solo a patto che venga donato contestualmente l'80% del cordone! Non solo si stravolge il senso delle parole, visto che non si tratterebbe piu' di donazione, ma di obbligo, o esproprio, ma si mette una pesante ipoteca sull'utilizzo di quel cordone. Se c'e' infatti un dato scientifico acquisito e' che un cordone ombelicale contiene poche cellule staminali, tanto che solitamente vengono utilizzate solo sui bambini, oppure se ne utilizzano due.Prevederne la divisione equivale a rendere inutilizzabile sia la parte donata che quella conservata per uso autologo.
Sono convinta che una buona soluzione sia quella prevista nell'articolo 15 del ddl sul parto approvato dalla commissione Affari Sociali: alla donna deve essere garantita la possibilita' di donare e di conservare il cordone ombelicale, in strutture pubbliche e in quelle private. Il ministro potrebbe iniziare proprio da qui per rendere un buon servizio a tutte le donne che vogliono donare e conservare il cordone ombelicale!

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