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Mia madre non e' piu' in grado di firmare
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Lettera 
24 novembre 2017 0:00
 
Salve,
vi scrivo per chiedere delucidazioni riguardo la situazione di mia madre. Da un mese a questa parte la Sig.ra non è in grado di firmare, mentre fino a poco fa riusciva anche se in maniera molto difficoltosa. La sue condizioni fisiche sono peggiorate a causa dell'ictus avuto 8 anni fa; la sua comprensione a volte è buona, a volte meno. Credo quindi che sia il momento di nominare un tutore o simile. Qual è la procedura da seguire? Se nell'immediato avessi bisogno solo della sua firma, per alcune pratiche, in quanto la Sig.ra è comunque capace di intendere ci sono altri modi di agire?
Vi ringrazio e vi auguro una buona serata.
Michele, da Sermide (MN)

Risposta:
La nomina del tutore è prevista per gli interdetti, gli inabilitati i minori ed in genere coloro che hanno perduto la capacità giuridica dei propri diritti.
Nel suo caso invece è adatta la figura dell'amministratore di sostegno, il quale assiste la persona che è affetta da menomazione fisica o psichica, tale da non poter provvedere ai propri interessi.
Tale figura è nominata dal giudice tutelare che provvede entro 60 giorni dalla richiesta presentata dal convivente o dallo stesso soggetto beneficiario.
Si vedano le norme del cod. civ. artt. 404 - 413.
L’amministratore di sostegno svolge un’attività che si presume prestata con animo di gratuità. Essa quindi viene liquidata dal Giudice in via forfetaria con un mero indennizzo e non con un compenso professionale: infatti, con il rinvio dell’art. 411, comma 1, c.c., si può ritenere applicabile l’art. 379 c.c. — che dispone in materia di tutore – anche all’istituto dell’amministrazione di sostegno.
 
 
 
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