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 USA - USA - Usa. California. Proposta di legge sul suicidio assistito: molti i critici
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20 febbraio 2006 0:00
 
Incoraggiati dalla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di legittimare la legge dello Stato dell'Oregon sul suicidio assistito, gli autori della proposta di legge Compassionate Care (trattamento compassionevole), Patty Berg e Lloyd Levine, depositata nel Parlamento californiano sono sicuri di poter ottenere voti sufficienti per l'approvazione.
Ma gli oppositori dicono che questo ottimismo e' ancora prematuro, pur ammettendo che le chance di sconfiggere la legge sono poche vista la composizione prevalentemente liberale dell'assemblea legislativa.
La proposta di legge (AB 651) sara' esaminata il mese prossimo nella Commissione giustizia del Senato e, se approvata, passera' alle camere per essere confermata.
Secondo il senatore repubblicano George Runner, firmatario di una lettera di opposizione al suicidio assistito insieme ai membri del Caucus repubblicano, la proposta di legge avra' il sostegno della maggior parte dei legislatori poiche' vedono la questione "con la stessa ottica del diritto all'aborto".
Ma l'opposizione al suicidio assistito non proviene solo dalle file dei repubblicani. La deputata democratica Nicole Parra, ad esempio, ha dichiarato di non essere d'accordo col suicidio assistito, in quanto "per decidere su questioni come queste credo fortemente che gli elettori dovrebbero prima dire la loro. Siamo ancora estremamente lontani dalla soglia minima di informazioni certe sull'opinione pubblica in modo da prendere decisioni il piu' possibile accurate e rappresentative su tematiche cosi' delicate". Inoltre Parra e' preoccupata della possibilita' che alcuni pazienti siano spinti al suicidio: "Un sacco di persone malate potrebbero sentirsi di troppo per i propri familiari", specialmente nei settori piu' poveri della societa'.
Anche la democratica Cindu Montanez ha dichiarato di volersi dissociare dalla linea del suo partito. "Il fatto che la legge dell'Oregon sul suicidio assistito sia sopravvissuta alla battaglia legale dinnanzi la Corte Suprema, non mi ha fatto cambiare idea. Non credo che gli Stati debbano stare nel business del suicidio legalizzato. Ci sono vie migliori. Migliorare ed ampliare i programmi di hospice e di fine vita e' un modo per sanzionare la sacralita' della vita e allo stesso tempo assicurare dignita', cure e amore ad una persona che e' alla fine della propria vita".
Anche James Feloney, membro della California Medical Association, esprime perplessita' sull'opportunita' di legalizzare il suicidio assistito, in quanto potrebbe erodere il rapporto di fiducia fra il paziente ed il medico curante: "La gente ha il diritto di sapere che il loro medico sta facendo di tutto per aiutarli". Inoltre Feloney e' convinto che la maggior parte dei pazienti terminali che chiedono il suicidio assistito siano depressi, un malattia curabile.
 
 
 
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