lcune associazioni per i diritti dei disabili si stanno unendo a gruppi di pressione religiosi e conservatori per protestare contro la proposta di legge Assembly Bill 651 che permetterebbe ai medici di prescrivere farmaci letali ai malati terminali.
"Ci sono coloro che la vedono come una questione di diritto alla vita, e coloro che invece la vedono come una questione di diritto alla morte", ha detto Teresa Faruzzi direttrice del California Federation of Independent Living Centers, contraria alla legge. "E per la comunita' dei disabili e' la questione del diritto alla vita che conta".
Gli oppositori denunciano innanzi tutto un clima sociale che penalizza gli handicappati e favorisce la proposta di legge grazie a pesanti tagli della spesa sanitaria. Con questa nuova legge i dottori, gia' spinti a ridurre i costi dell'assistenza sanitaria, potrebbero essere indotti piu' facilmente a prescrivere farmaci letali per i propri pazienti disabili.
Secondo Paul Longmore, docente di storia alla San Francisco State University ed esperto di questioni che riguardano i disabili, una forma di discriminazione esiste gia': "Riceviamo segnalazioni da ogni parte del Paese su come le persone con handicap si recano in ospedale per un qualsiasi trattamento e vengono sollecitate a firmare un modulo per non esser sottoposte alle tecniche di rianimazione".
I contrari alla legge sono anche preoccupati del non chiaro demarcamento fra patologie croniche e malattie terminali, in quanto puo' essere difficile dire con certezza quando una malattia e' terminale.