L'associazione dei disabili Not Yet Dead, commentando le indiscrezioni sull'inchiesta sui casi di eutanasia a New Orleans dopo l'uragano Katrina, ha dichiarato che la compassione ha poco a che fare con le motivazioni dei delitti commessi. Questi alcuni estratti del comunicato stampa diffuso il 21 febbraio:
"L'espressione mercy killing (uccidere per compassione) ... tende a generare simpatia per l'omicida. E' generalmente usato in quei casi in cui la vittima di un omicidio e' anziana, malata o disabile. ... Brevemente, le accuse si riferiscono ad un gruppo di pazienti lasciati al settimo piano del Memorial Medical Center. Questo piano era gestito da un ente diverso, il LifeCare Hospitals. Secondo NPR (National Public Radio), i pazienti del settimo piano erano tutti in possesso di dichiarazioni anticipate per non essere sottoposti alla rianimazione. La vita nell'ospedale era terribile. Non c'era elettricita' ne' funzionavano piu' gli impianti idraulici. La temperatura era di quasi 40 gradi all'interno. C'erano sciacalli negli edifici vicini e molte persone stavano cercando di raggiungere l'ospedale. Il personale che doveva stare con i pazienti (poi abbandonati) voleva andarsene." E, sempre secondo Not Dead Yet, l'unico modo per andarsene era dichiarare che non c'era piu' nessun paziente ancora vivo da seguire. "Certamente il personale dell'ospedale doveva essere esausto ed impaurito. Non possiamo sapere come sono arrivati a razionalizzare le loro azioni. ... Ma questo non le rende azioni compassionevoli - e nessuno dovrebbe riferirsi a questi omicidi con questo aggettivo".