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 SVIZZERA - SVIZZERA - Svizzera. Exit: petizione per il suicidio assistito
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Notizia 
6 marzo 2006 0:00
 
L'associazione di assistenza al suicidio Exit vuole avere accesso all'Ospedale universitario di Ginevra (HUG). Ma, denunciando l'atteggiamento ostruzionistico del personale medico, ha lanciato una petizione indirizzata al Presidente del Consiglio di Stato Pierre-Francois Unger.
"A Ginevra, bastione delle cure palliative, il dialogo con le autorita' sanitarie e' attualmente giunto ad una impasse. Per questa ragione siamo costretti a ricorrere al mezzo della petizione", spiega il Presidente di Exit Jerome Sobel. "Se una persona richiede la nostra assistenza per essere trasportata fuori dall'ospedale, e' preferibile per tutto il mondo", sottolinea Sobel, ma se una persona non puo' essere trasportata al proprio domicilio non e' possibile assisterla nella struttura ospedaliera di Ginevra (cosa gia' verificatasi lo scorso anno).
E' proprio per trovare una soluzione "umana e logica" in queste situazioni delicate, comunque una eccezione, che Exit chiede di poter accedere agli ospedali.
Il presidente del Consiglio Unger non ha voluto commentare la petizione lanciata dall'associazione svizzera, limitandosi a ribadire che "Ginevra e' parte di un cantone molto rispettoso dei diritti del pazienti e specialmente del diritto all'autodeterminazione".
Ma il direttore del ministero della Salute si domanda per quale motivo un paziente deciso a morire debba poter imporre il luogo della sua morte, e aggiunge: "Nel 99% dei casi il malato incurabile puo' essere trasportato al suo domicilio. E abbiamo una commissione etica per seguire le eccezioni".
 
 
 
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