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 ITALIA - ITALIA - Storace: un caso Welby al contrario. Appello a Napolitano
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15 settembre 2007 0:00
 
A Piacenza un caso Welby al contrario. Il fondatore di "La Destra", Francesco Storace, ha lanciato un appello al presidente della Repubblica ed alle istituzioni competenti perche' intervengano sul caso di Gian Piero Steccato, un ex impiegato delle Ferrovie dello Stato di 58 anni con moglie e due figli, colpito, nel 1999, dalla rarissima 'sindrome del chiavistello' (locked-in syndrome) - un ictus che immobilizza il corpo, i casi in Italia sono pochissimi - che lo ha costretto a vivere nella sua abitazione di Piacenza comunicando solamente con il polpastrello dell'indice sinistro, l'unica parte del corpo rimasta sensibile. In particolare l'ex esponente di Alleanza Nazionale, che parla di un 'caso Welby al contrario', ha denunciato la carenza di assistenza per il paziente che e' seguito solo tre ore al giorno da un'operatrice tecnico assistenziale, non abilitata alla somministrazione di farmaci e alla broncorespirazione, e che riceve un contributo regionale per casi gravissimi di 23 euro giornalieri oltre all'assegno d'accompagnamento di 600 euro mensili: un contributo che "copre la meta' delle spese che la famiglia deve sostenere per l'assistenza". Dal 2006 l'ex dipendente delle Ferrovie vive a Piacenza nella sua casa, dimesso dalle strutture sanitarie con un cosiddetto progetto personalizzato dell'Asl definito da Storace "del tutto inefficace".
Proprio questa mattina Francesco Storace e Paolo Casolari, il coordinatore regionale in Emilia Romagna di "La Destra" hanno visitato, a Piacenza, Gian Piero Steccato che nonostante la malattia (respira grazie alla tracheotomia, viene spesso broncoaspirato ed e' alimentato artificialmente perche' non ha deglutizione) ha ancora "una irrefrenabile voglia di vivere" ed e' "completamente lucido" tanto che ha lanciato l'appello "aiutatemi a vivere".
"Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano deve sentire il dovere di intervenire almeno nello stesso modo in cui si e' mosso per il caso Welby. Se ci si scomoda per una persona che vuole morire e' necessario scomodarsi ancora di piu' per una persona che vuole vivere".
Il fondatore di "La Destra" ha poi lamentato la "latitanza del ministero della Salute e della Regione Emilia Romagna visto che si pensa che Steccato possa sostenersi con 23 euro al giorno. E' vergognoso anche non ci sia un'assistenza degna di questo nome. Voglio sperare che i vertici istituzionali, che ho citato, non siano consapevoli della gravita' di questo caso perche' altrimenti vorrebbe dire qualcosa di immondo". In una interrogazione presentata nei giorni scorsi l'ex-ministro della Sanita' ha chiesto che il caso Steccato (insieme ai pochi altri pazienti con la sua stessa malattia) sia inserito tra gli obiettivi dei lavori della nuova Commissione ministeriale sulla Sla (sindrome bilaterale amiotrofica) in ragione dell'affinita' tra le due forme di malattia. Tra questi obiettivi c'e' la fornitura ai malati della sindrome bilaterale amiotrofica di comunicatori personalizzati che li aiutino nelle relazioni sociali.
 
 
 
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