Il Senato ha votato contro una proposta di riforma del codice di procedura penale che includeva la proposta di abbassare la pena per coloro che praticano l'eutanasia. La legge passa ora di nuovo alla Camera dei Deputati, che potra' modificarla o tentare di scavalcare il no del Senato. Fra i 42 contrari (su 74 senatori) il partito dei Democratici Civici (ODS), i due senatori comunisti, e tre senatori del partito degli Indipendenti (SNK).
Se la legge fosse stata approvata, l'eutanasia non sarebbe stata piu' considerata un omicidio, ma un reato separato che prevede il carcere per soli sei anni. Contro questa proposta si erano gia' espressi numerosi esponenti religiosi, tra cui il rabbino capo Karel Sindon: "Gli ebrei hanno gia' avuto la loro esperienza con l'eutanasia durante il regime nazista. Si veniva uccisi solo perche' non considerati utili allo sviluppo della societa'. Si comincio' con i malati e si fini' con sei milioni di vittime dell'Olocausto".
Le associazioni religiose e a difesa della vita potrebbero ottenere il sostegno del Presidente Vaclav Klaus, che ha fatto intendere di essere contrario a quella parte della legge che non prevede una pena carceraria minima per l'eutanasia. Nonostante l'unanime contrarieta' all'eutanasia di tutti i rappresentanti religiosi polacchi, i sondaggi mostrano che l'opinione pubblica ceca e' spaccata a meta'. Come spiega lo stesso rabbino Sindon, "le considerazioni generali sull'eutanasia di una larga parte della popolazione e di coloro che hanno proposto la legge e' molto differente da quella dei religiosi di qualunque fede. Credono che la morte sia una parte integrante della vita".