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 ITALIA - ITALIA - Italia. Veronesi: "Fate il testamento biologico". Gia' centinaia le richieste
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1 marzo 2006 0:00
 
Presso la Fondazione Umberto Veronesi (clicca qui) sara' istituito un registro per chi vuole fare testamento biologico. In occasione di una tavola rotonda sul tema del testamento biologico o volonta' anticipate, che ha oggi riunito a Roma vari giuristi, l'oncologo ed ex ministro della Sanita' Umberto Veronesi ha rilanciato l'invito a riaprire il dibattito su questo argomento e sul diritto all'autodeterminazione, ricordando che sono attualmente tre le proposte di legge in tema di testamento biologico oggi "rimaste insabbiate". Tramite la sua Fondazione, ha ora deciso di offrire la possibilita' a chi lo voglia di decidere in anticipo se rendere possibile l'accanimento terapeutico sulla propria persona. E sara' questo l'obiettivo del Comitato scienza e diritto della Fondazione, presieduto da Maurizio De Tilla, anche presidente della Cassa forense.
"Io il testamento biologico -dice Veronesi- l'ho fatto e l'ho affidato a una persona di mia fiducia. La mia paura non e' la morte, ma la perdita delle facolta' mentali, della mia coscienza. Dovesse accadere, gia' da ora ho deciso liberamente che non voglio accanimenti terapeutici. In altri Paesi, le volonta' anticipate, chiamate anche biocard, carta di autodeterminazione e nei Paesi anglosassoni Living will, hanno per legge valore giuridico e tutelano l'inalienabile diritto del malato a decidere come morire. Nella mia vita di medico ho incontrato tante volte questo problema e quindi so per esperienza che le circostanze che accompagnano il morire lo rendono troppo spesso intollerabile. Di fronte a queste situazioni c'e' da chiedersi qual e' la vita che va difesa: la vita in quanto tale, cioe' la vita biologica, spesso appesa al filo di una macchina che la rende un fatto vegetativo, oppure la vita in cui esiste la consapevolezza del se'?".
Si' al testamento biologico e dichiarazioni anticipate di volonta' a patto che questo non preveda una richiesta di eutanasia. E' questa la posizione espressa dal Cardinale Ersilio Tonini, che oggi ha partecipato alla riunione del Comitato. "Finche' l'individuo chiede nel testamento biologico quale assistenza e cure vuole ricevere e quali no e' libero di farlo, ma non si puo' accettare che possa chiedere l'eutanasia".
Quanto alla proposta di istituire un registro nazionale per il testamento biologico, Tonini ha espresso molte riserve in merito: secondo il Cardinale, infatti, il testamento biologico dovrebbe essere affidato ad un garante di fiducia e va sottolineato che tali disposizioni possono comunque essere ritirate in qualunque momento. Creare "una sorta di concentrazione di tutti i testamenti -ha concluso- mi sembra un voler esaltare questa pratica".
E come ha spiegato De Tilla, sono gia' "centinaia" le richieste da parte dei cittadini di poter depositare il proprio testamento biologico presso la Fondazione. "Dalle prime ore di questa mattina, quando si e' diffusa via stampa la notizia della nostra proposta di creare un registro nazionale per i testamenti biologici presso la Fondazione Umberto Veronesi sono centinaia le richieste di deposito giunte dai cittadini per via e-mail... (Oggi) e' possibile fare il testamento biologico anche se questo non ha un valore vincolante, pur rappresentando tuttavia una direttiva nei confronti del medico. La nostra idea e' appunto che la Fondazione diventi un punto di riferimento e di raccolta dei testamenti biologici con una funzione di garanzia: se si istituira' un Registro nazionale, tutti i cittadini potranno accedere alla possibilita' di presentare le proprie dichiarazioni anticipate di volonta', e questa non sara' solo una scelta riservata alle elites".
 
 
 
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