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 ITALIA - ITALIA - Italia. Toscana regione leader nel consumo di oppiacei
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15 marzo 2006 0:00
 
Con le province di Grosseto e Pistoia al primo e al secondo posto assoluto, Massa Carrara nelle prime dieci posizioni e altre due province, Livorno e Arezzo, nelle prime 12, la Toscana si classifica regione leader nel consumo di oppioidi (dati relativi al valore del consumo medio pro-capite).
E' quanto e' emerso da un'indagine sul consumo 2005 dei farmaci analgesici narcotici, usati principalmente nella lotta alla sofferenza, condotta dal Centro Studi di Mundipharma, societa' specializzata nella produzione di farmaci contro il dolore, sulla base dei dati ufficiali IMS Healthcare, societa' di ricerca nel settore sanitario, incrociati con il numero di abitanti.
Lo studio evidenzia che "le province toscane di Grosseto (dove mediamente si spendono 0,82 euro a testa) e Pistoia (0,78 euro) si collocano al vertice della classifica del consumo medio pro-capite a valori, seguite a ruota da Genova (0,77), Verbania (0,76) e La Spezia (0,74)".
In Toscana e in Liguria il consumo medio pro capite a valori risulta dunque ben al di sopra della media nazionale, che si ferma a 0,43 euro.
Visitando la parte bassa della classifica si incontrano quasi esclusivamente province del Sud Italia: fanalino di coda e' Vibo Valentia (dove mediamente si consumano 0,17 euro a testa), mentre anche Palermo, Trapani, Agrigento, Oristano e Salerno evidenziano un basso consumo di analgesici narcotici.
Milano, con una spesa media di 0,39 euro a testa, risulta al di sotto della media nazionale, ma analizzando il dato relativo al numero delle confezioni consumate mediamente, il capoluogo lombardo, dove mediamente si consumano 0,024 confezioni pro capite, si colloca lievemente al di sopra della media nazionale (0,023 confezioni medie pro capite). "In Italia -ha spiegato Marco Filippini, direttore del Centro Studi di Mundipharma- nel 2005 sono state prodotte 1.302.168 confezioni di analgesici narcotici per un valore totale di 24.131.584 euro e da sola la Lombardia ne ha acquistate 236.794 per un valore complessivo di 4.094.645 euro. Il basso consumo pro capite in termini economici registrato nella provincia di Milano potrebbe essere un allarmante indicatore della mancanza di cultura della lotta al dolore. Questi dati sono oltremodo preoccupanti, soprattutto se si considera che in Italia ogni anno oltre 46 mila malati di cancro muoiono probabilmente senza avere avuto il supporto delle cure palliative, come dichiarato dal Ministero della Salute". (ANSA)
 
 
 
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