Nell'udienza del 26 maggio prossimo, la Corte d'Appello di Milano dovrà decidere se accogliere o meno il ricorso presentato dai legali della famiglia di Luana Englaro, gli avvocati milanesi Vittorio Angiolini e Riccardo Maia, contro la decisione del Tribunale di Lecco.
Il giudice lecchese aveva respinto il ricorso con il quale si chiedeva di accertare se il trattamento al quale e' sottoposta la Englaro sia invasivo della sua personalita' e se contrasta con la dignita' umana.
Come spiega l'avvocato Maia, l'appello e' incentrato sulla decisione di continuare o meno con l'alimentazione artificiale: "Quello tramite sondino e' un trattamento che chiunque puo' respingere. Per il Tribunale di Lecco l'eventuale rifiuto e' considerato un atto personalissimo che solo il soggetto interessato puo' compiere. Cio' pero' non puo' valere per le persone incapaci che non sono in grado di prendere una decisione. Bisogna capire allora se gli incapaci sono persone che devono, a causa della loro condizione, subire qualsiasi tipo di terapia, sia essa invasiva o meno".