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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Gran Bretagna. Charlotte Wyatt "puo' morire"
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Notizia 
25 febbraio 2006 0:00
 
Un giudice dell'Alta Corte ha emesso una sentenza che permette ai medici di Charlotte Wyatt -una bambina di due anni e mezzo nata con gravi lesioni al cervello, ai polmoni e ai reni- di desistere da ulteriori interventi per il sostentamento vitale. Il giudice Justice Hedley ha motivato la sua decisione sottolineando come le condizioni della bambina siano in peggioramento: "Le analisi mediche parlano chiaro: la respirazione artificiale non permettera' di ottenere i risultati che senza dubbio i genitori desiderano; Charlotte difficilmente potrebbe superare un'operazione del genere (ndr. intubazione)". Il giudice, che ha presieduto un'udienza convocata d'urgenza lo scorso 24 febbraio, ha detto che la madre, Debbie Wyatt, e' ancora convinta che con l'intubazione e la respirazione artificiale Charlotte potra' sopravvivere. I medici del St. Mary's Hospital (Portsmouth), dove la bambina si trova ricoverata, hanno pero' escluso questa possibilita', presentando un quadro clinico disperato: "Sono certo che (Charlotte) e' affetta da una infezione virale che, viste le sue condizioni attuali, e' molto violenta", ha dichiarato un pediatra sentito dal giudice.
Il giudice Hedley ha detto sottolineato come l'unico intervento che rimane e' quello della intubazione e del respiratore. Ha anche sottolineato come i medici da lui consultati abbiano espresso "con vigore" la convinzione che non sarebbe nel miglior interesse della bambina sottoporla a tale intervento, in quanto sostanzialmente futile. Il medico -come spiega il giudice- "ha dichiarato inequivocabilmente che non desidera prender parte in trattamenti infruttuosi che impartirebbero dolore inutile alla bambina, che ha gia' sofferto molto... Si sono ormai le condizioni sufficiente perche' questa Corte dichiari, nel miglior interesse di Charlotte, che i medici debbano essere liberi di decidere secondo la loro miglior scienza e coscienza se astenersi p meno da ulteriori interventi quali l'intubazione e la respirazione artificiale. Sia chiaro che questo giudizio non vuol essere prescrittivo ma solo permissivo affinche' i medici possano decidere se desistere per il bene di Charlotte qualora dovessero essere costretti a prendere una decisione. In altre parole, questa Corte non dice altro che la decisione di non intervenire ulteriormente e' legale".
Questa ordinanza e' l'ultimo capitolo di una lunga battaglia legale fra i genitori della bambina ed i medici dell'ospedale dove e' ricoverata.
 
 
 
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