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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Gb. Presentate proposte di "testamento biologico"
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Notizia 
13 marzo 2006 0:00
 
Il Governo ha presentato i dettagli di una proposta per introdurre il testamento biologico al fine di permettere ai cittadini di determinare in anticipo la propria volonta' in materia di cure mediche. I pazienti affetti da Alzheimer, per esempio, saranno in grado di nominare un proprio tutote il quale potra' decidere per loro quali trattamenti siano appropriati o anche di cessare ogni cura.
Gli oppositori della proposta hanno espresso preoccupazione in quanto il testamento biologico costituisce un altro passo verso la legalizzazione dell'eutanasia. Anche alcuni medici si sono detti perplessi sul fatto che il rifiuto a seguire le dichiarazioni anticipate -nel caso in cui queste significassero la morte del paziente- potrebbe costituire una violazione perseguibile per legge.
Ma la British Medical Association non e' d'accordo, come spiega il suo portavoce: "La BMA e' convinta che sia improbabile che un medico professionista, il quale in coscienza si rifiuta di seguire le indicazioni del paziente nel caso di cessazione del sostentamento vitale, e per questo rinvia il paziente ad un altro medico, venga perseguito legalmente. Tuttavia, nel momento in cui un dottore cercasse consapevolmente di ostacolare le indicazioni contenute nel testamento biologico, questo agirebbe fuori dalla legge e la BMA non potrebbe sostenerlo".
 
 
 
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Il Governo ha presentato i dettagli di una proposta per introdurre il testamento biologico al fine di permettere ai cittadini di determinare in anticipo la propria volonta' in materia di cure mediche. I pazienti affetti da Alzheimer, per esempio, saranno in grado di nominare un proprio tutote il quale potra' decidere per loro quali trattamenti siano appropriati o anche di cessare ogni cura.
Gli oppositori della proposta hanno espresso preoccupazione in quanto il testamento biologico costituisce un altro passo verso la legalizzazione dell'eutanasia. Anche alcuni medici si sono detti perplessi sul fatto che il rifiuto a seguire le dichiarazioni anticipate -nel caso in cui queste significassero la morte del paziente- potrebbe costituire una violazione perseguibile per legge.
Ma la British Medical Association non e' d'accordo, come spiega il suo portavoce: "La BMA e' convinta che sia improbabile che un medico professionista, il quale in coscienza si rifiuta di seguire le indicazioni del paziente nel caso di cessazione del sostentamento vitale, e per questo rinvia il paziente ad un altro medico, venga perseguito legalmente. Tuttavia, nel momento in cui un dottore cercasse consapevolmente di ostacolare le indicazioni contenute nel testamento biologico, questo agirebbe fuori dalla legge e la BMA non potrebbe sostenerlo".
 
 
 
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