I genitori di un bambino malato terminale sono andati ieri in tribunale a chiedere che i medici non cessino il trattamento di sostentamento vitale. Il bambino, di 18 mesi, e' affetto da una malattia muscolare degenerativa ed e' quasi paralizzato. Secondo i genitori, pero', il bimbo riesce a riconoscerli reagendo alla loro presenza. Chiedono ai medici che facciano una tracheotomia per agevolare la respirazione.
Il personale medico che ha in cura il bambino ha invece ribadito al giudice dell'Alta Corte James Holman che non ci sono chance di miglioramenti e che se il respiratore venisse tolto anche per solo qualche minuto, questo provocherebbe la morte del piccolo. Secondo i medici, in pochi mesi il bimbo non riuscira' neanche ad aprire gli occhi, e comunque le sue condizioni continueranno a peggiorare fino alla morte. I pediatri dell'ospedale hanno per questo motivo chiesto alla corte il permesso di staccare la spina ed evitare quello che sono certi sara' una morte lenta ed atroce.
Il neurologo dell'ospedale ha aggiunto che, qualora la corte vietasse lo stacco del respiratore, potrebbe prendere in considerazione un suo rifiuto a continuare le cure: "(Il bambino) e' affetto da una delle piu' gravi disabilita' neurologiche che si possa immaginare in termini di funzioni motorie. E' virtualmente paralizzato".