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 ITALIA - ITALIA - Eutanasia - Cannabis terapeutica. Videotestimonianza di Davide Trentini
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21 aprile 2017 12:20
 
La Associazione Luca Coscioni diffonde la testimonianza di Davide Trentini rilasciata, prima dell'eutanasia in Svizzera. "Sono Davide Trentini, sono qui in Svizzera per porre fine a tutti miei dolori. Sono malato di sclerosi multipla, ho provato di tutto, niente è riuscito a far niente. Riesco a star meglio solo perché la Regione Toscana da circa due anni mi dà la marijuana che mi fa sparire completamente gli spasmi", sono le parole di Trentini nel video. Sul suo sito, l' Associazione Luca Coscioni - organizzazione che si batte per la libertà di ricerca scientifica e i diritti civili - pubblica oggi in occasione della Giornata Mondiale della Marihuana la testimonianza rilasciata da Davide Trentini prima di ricorrere al suicidio assistito in Svizzera, a supporto della battaglia per la Legalizzazione della Cannabis.
"Da anni, e insieme ad altre realtà, l'Associazione Luca Coscioni promuove l'accesso gratuito ai farmaci Cannabinoidi e la ricerca per fini medici su altre sostanze proibite.Proprio oggi, in occasione della 'Four-twenty, Giornata mondiale della Cannabis', in Piazzale Duca D'Aosta si è tenuta una "Semina proibita" pubblica, promossa da Associazione Luca Coscioni insieme aLegalizziamo, Radicali italiani, Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano. Vi hanno preso parte Marco Cappato, Tesoriere Associazione Luca Coscioni; Antonella Solso, Presidente di Radicali italiani; Barbara Bonvicini, Segretaria dell'associazione Enzo Tortora - Radicali Milano. L'azione in particolare ha previsto la distribuzione ai cittadini (con istigazione alla coltivazione) di semi di Cannabis, la semina pubblica e la possibilità di iscriversi al 'Radical Cannabis club', si legge in una nota della associazione."L'azione è rivolta sia al Parlamento - che continua a tenere bloccato l'esame della legge per regolamentare la Cannabis e da quasi sei mesi il conteggio delle firme sulla proposta di iniziativa popolare di 'Legalizziamo!' - che al Consiglio regionale della Lombardia - che rifiuta di prendere in esame la proposta di legge di iniziativa popolare regionale sulla Cannabis terapeutica", dichiarano i promotori. 
"La Digos- Aggiunge Marco Cappato, Tesoriere Associazione Luca Coscioni- ha fatto correttamente il suo dovere. Ci scusiamo per avere occupato per un'ora le forze dell'ordine, ma il nostro obiettivo è di liberarli in futuro da un inutile carico perché si occupino di reprimere i veri crimini che danneggiano i cittadini. Siamo nelle ultime settimane utili perché il Parlamento riprenda la discussione della legge sulla Cannabis, altrimenti dovremo attendere altri due o tre anni per farlo, essendo vicina la fine della legislatura. Non pretendiamo che il Parlamento sia d'accordo al 100% con noi, ma pretendiamo un'assunzione di responsabilità".
"L'Associazione Luca Coscioni promuove la libertà di ricerca scientifica e le libertà civili attraverso l'azione diretta dei cittadini. L'associazione nasce nel 2002 su iniziativa di Luca Coscioni, docente universitario malato di sclerosi laterale amiotrofica, che ottenne il sostegno di 100 Premi Nobel di tutto il mondo a favore della ricerca sulle cellule staminali embrionali.- si elgge sul sito della associazione - Dopo la scomparsa, nel 2006, di Luca Coscioni e dell'allora Co-Presidente Piergiorgio Welby, l'Associazione ha continuato a dare corpo alle speranze di chi si oppone alle leggi proibizioniste sulla scienza e sulla vita, ottenendo risultati importanti attraverso la mobilitazione nonviolenta e giudiziaria, in particolare al servizio di malati, ricercatori e persone con disabilità".
 
 
 
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