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 ITALIA - ITALIA - Eutanasia. Appello medici e infermieri, rispettare scelte di fine vita
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Notizia 
14 novembre 2019 14:47
 
Marco Cappato e Luigi Montevecchi, rispettivamente tesoriere e consigliere generale dell'Associazione Luca Coscioni, hanno incontrato il presidente FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. All'apertura del canale di dialogo, segue oggi il lancio di un appello di medici e infermieri "per il rispetto delle volonta' dei pazienti nel fine vita". Nell'appello si legge: "Noi firmatari ci rifiutiamo di imporre la nostra volonta' contro quella del paziente nelle scelte di fine vita, ritenendo il rispetto della liberta' e della dignita' della persona un nostro dovere. A differenza di chi ritiene quello del suicidio assistito un processo estraneo all'impegno medico, noi medici, operatori sanitari e infermieri firmatari riteniamo doveroso l'aiuto medico alla persona che, in determinate circostanze quali quelle richiamate dalla Consulta, formuli richiesta di interruzione della propria intollerabile sofferenza".
 "Se abbandonassimo - prosegue l'appello - il paziente nel momento ultimo della sua vita, imponendo la nostra volonta' contro la persona che assistiamo, verremmo meno al nostro primario dovere di rispetto della liberta' e della dignita' della persona. Noi firmatari riteniamo che il suicidio medicalmente assistito cosi' come introdotto nel nostro ordinamento dalla Corte Costituzionale, debba essere un atto medico gestito da sanitari, a tutela del paziente che lo richiede. Nel caso in cui il Codice di deontologia medica e il Codice delle professioni infermieristiche fossero considerati incompatibili con il rispetto dell'autodeterminazione del paziente, riteniamo che dovrebbero essere disapplicati e modificati per rispettare i principi di liberta' fondamentale stabiliti dalla Costituzione". Cappato commenta cosi' l'appello: "E' fondamentale che scelte cosi' importanti, ed a volte anche drammatiche, che riguardano le fasi finali della vita siano improntate al massimo di liberta' e responsabilita' individuale e, al tempo stesso, al massimo di supporto da parte di professionisti che mettono le proprie competenze al servizio dei cittadini e delle loro libere determinazioni. E' dunque importante che i medici possano, nelle diverse sensibilita' ed impostazioni culturali legittimamente presenti all'interno della categoria, agire senza forzature in alcuna direzione, collaborando con le altre professionalita' coinvolte e mantenendo il pieno rispetto dell'autodeterminazione del paziente, che andra' comunque garantita nel rispetto della nuova normativa determinata della sentenza della Corte costituzionale, a nostro avviso adattando il Codice deontologico. E' proprio alla luce della sentenza, appena sara' pubblicata, che proseguiremo il dialogo avviato, sia con FNOMCEO che con le altre parti sociali e professionalita' interessate, non soltanto per le scelte di fine vita, ma anche per quelle cure e servizi che precedono quelle scelte".
 
 
 
 
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