testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Eutanasia all'italiana
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
14 ottobre 2022 14:35
 
Nell'agosto del 2021, Mauro Bergonzoni ha ucciso la moglie con un fucile, perché glielo aveva chiesto lei: era stanca di vivere e voleva porre fine alle sue sofferenze. Così, dopo averle sparato, Bergonzoni ha tentato il suicidio rivolgendosi il fucile da caccia verso di sé e premendo per due volte il grilletto, ma è sopravvissuto. Prima di perdere conoscenza ha implorato il maresciallo dei carabinieri chiamato dai vicini: "Sparami, ti prego". Il maresciallo arrivato sul posto aveva trovato la coppia uno su l’altro, come abbracciati.
La storia di Mauro Bergonzoni, pensionato di 78 anni, e della moglie Maria Rosa Elmi, di quattro anni più giovane, ha trovato anche giustizia: il reato è stato derubricato in omicidio del consenziente ed è stato condannato a 8 anni. Perché Mauro Bergonzoni ha compiuto quel gesto? "Mia moglie non voleva più vivere", la confessione immediata.
Quella mattina marito e moglie erano passati a casa della figlia e le avevano lasciato un biglietto per dirle che avevano deciso di farla finita, dopo 40 anni insieme. La depressione si era impadronita della donna: "Me lo chiedeva di continuo di ucciderla, di lasciare questo mondo insieme, io ho sempre provato a dissuaderla. Fino a quel giorno", le parole del marito.
Ieri, 12 ottobre, in Corte d'Assise è stato deciso il destino del marito-omicida, che era a processo per omicidio pluriaggravato. L'istruttoria ha fatto emergere altro tra la commozione di tutti, anche la figlia della coppia che non si è costituita parte civile contro il padre. Il pm Marco Forte si è detto d'accordo con linea della difesa, avvocati Eva Biscotti e Ettorantonio di Lustro, che hanno chiesto di derubricare l’accusa in omicidio del consenziente.
La Procura ha chiesto una condanna a cinque anni con le attenuanti del caso. Dopo una breve camera di consiglio, la Corte ha ritenuto corretta l'interpretazione del pm e difesa accogliendo la modifica dell'imputazione ma ha condannato l'imputato a otto anni di reclusione. "È una storia molto triste, il pm e i giudici hanno capito che si è trattato di un gesto estremo, fatto per amore. Avrebbero voluto restare insieme fino alla fine. Con le dovute differenze è il sentimento che hanno i parenti di chi vorrebbe l'eutanasia per porre fine alle sofferenze", le parole dell'avvocato Biscotti.
(Affari Italiani)
 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS