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TESTAMENTO BIOLOGICO. D'AGOSTINO (PAV) ACCUSA PARLAMENTO DI TRADIRE LAVORO CNB? NON SIAMO LA REPUBBLICA DI PLATONE
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Comunicato 
5 aprile 2007 0:00
 

Firenze, 5 aprile 2007. Francesco D'Agostino accusa il Parlamento, ed implicitamente il senatore Ignazio Marino, di aver tradito il lavoro del Comitato nazionale di bioetica (di cui e' presidente onorario) sul testamento biologico. Vorremmo ricordare a Francesco D'Agostino, distinto membro della Pontificia accademia per la vita, che il compito di scrivere le leggi spetta al Parlamento, e non certo al Cnb, organo consultivo del Governo senza poteri legislativi.
Nel merito, riteniamo che il lavoro del Cnb sul testamento biologico, frutto di una mediazione al ribasso fra cattolici integralisti e cattolici moderati, mira a limitare invece di agevolare l'esercizio di un diritto costituzionale che gia' esiste: "Nessuno puo' essere obbligato a un determinato trattamento sanitario" (art. 32). Se passasse la versione del Cnb, il cittadino insenziente (contrariamente a quello senziente, almeno per ora) non potrebbe rifiutare la nutrizione o la respirazione artificiali, in quanto sarebbero solo atti caritatevoli -come se accettare la carita' fosse atto dovuto. Insomma, per i bioeticisti supremi, una tracheostomia (per la ventilazione polmonare) o una gastrostomia (per l'alimentazione artificiale) non sono trattamenti sanitari, anche se necessitano di medici ed interventi chirurgici.
Ha fatto quindi bene il sen. Marino a lavorare su altri presupposti da quelli suggeriti dal Cnb. Cosi' facendo, ha permesso al Parlamento di recuperare -forse per poco- la sua funzione legislativa nel nome del Popolo, sottratta da "filosofi" della bio-Verita' (prevalentemente quella cattolica) propri della Repubblica platonica piuttosto che di quella italiana.
Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc
 
 
 
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