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SANITA'. DIRITTO A NON SOFFRIRE E' UN OPTIONAL PER BENESTANTI. ELIMINARE NOTA 4 DELL'AIFA E INCLUDERE DOLORE CRONICO NEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA
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Comunicato 
7 aprile 2007 0:00
 

Firenze, 13 Gennaio 2007. In Italia il diritto a non soffrire e' un optional per i piu' abbienti. Come avevamo purtroppo previsto (1), continuano a giungerci segnalazioni dei danni provocati dalle nuove note dell'Agenzia italiana del farmaco (Nota 4 in particolare) in cui si e' pensato bene di limitare fortemente la rimborsabilita' da parte del Ssn dei costosi farmaci contro il dolore cronico, ed in particolare contro quello neuropatico. Tradotto in parole semplici, questi farmaci sono ora rimborsati a chi ha un tumore o il fuoco di Sant'Antonio, ma non a chi soffre di dolorosi spasmi causati dalla sclerosi multipla o chi ha avuto traumi (incidenti stradali o sul lavoro, perdita di arti, etc.).
Questa una delle lettere che sono arrivate nei giorni scorsi al nostro servizio "Cara Aduc":

"I miei genitori anziani, 78 e 84 anni, soffrono per vari motivi di dolori neuropatici. I farmaci per attenuare dolore e peggioramento sono il Neurontin 300, il Gabapentin 300 oppure il Lyrica, tutti farmaci che sono da poco usciti dalla fascia rimborsata dallo Stato e percio' a pagamento.
Il medico ha detto che non possono essere rimborsati, e percio' i miei devono pagare il Gabapentin, ad esempio, Euro 23,40 a scatola che dura al massimo una settimana. Ma la loro malattia e' cronica! Inoltre, entrambe per le loro patologie devono assumere 12-14 pastiglie al giorno e percio' gli viene prescritto un gastroprotettore, il quale e' a loro carico in quanto non affetti da ulcere".


Insomma, una spesa sanitaria che raggiunge qualche centinaio di euro al mese. Senza uno stipendio adeguato (figurarsi con una pensione minima), il cittadino che non soffre abbastanza secondo i criteri Aifa, dovra' necessariamente tenersi il proprio dolore a vita. Dolore che puo' provocare a lungo andare altre malattie, anche psichiatriche (depressione, ad esempio).
E' necessario ed urgente riconoscere il dolore cronico quale malattia sociale ed introdurlo nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Al ministro della Salute rivolgiamo un appello: eliminare subito la Nota 4 dell'Aifa, restituendo ai pazienti e ai loro medici la liberta' di curare il dolore.

Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc

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