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EUTANASIA
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Comunicato 
25 luglio 2001 0:00
 

: KOUCHNER, MONTANELLI E L'ITALIA
DOBBIAMO SEMPRE ASPETTARE IL CARRO ESTERO A CUI ACCODARCI?

Firenze, 25 Luglio 2001. Il ministro francese della Sanita', Bernard Kouchner, in un'intervista al settimanale olandese "Vrij Nederland", ha detto di aver dato piu' volte l'eutanasia, sia attiva che passiva, nell'ambito della sua attivita' professionale, in particolare quando si e' trovato in ospedali militari in Libano e Vietnam.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
La notizia e' importante nel momento in cui, a dichiarare la propria posizione favorevole sull'eutanasia, non e' solo una persona nota per il suo impegno civico e per i diritti umani e della persona (Kouchner ha anche fondato "Medecins sans frontieres), ma e' soprattutto un rappresentante istituzionale di uno dei Paesi piu' importanti dell'UE.
Certo, si potrebbe dire che anche Umberto Veronesi, quand'era ministro della Sanita' in Italia, non si e' risparmiato in materia, ma, una cosa e' dire di essere favorevoli -come aveva fatto il nostro Veronesi- un'altra e' dire di averla praticata: in questo caso si e' soggetti all'azione penale del codice francese, e tutto sommato si tratta di un ministro, che e' anche un notevole personaggio di rilievo internazionale (ricordiamo anche la sua azione di commissario straordinario per il Kosovo).
Ripensando a cosa possa significare nell'ambito delle liberta' individuali una situazione del genere in un Paese come la Francia (aborto -a suo tempo- e pillola del giorno dopo oggi), non e' peregrino pensare che dal dire passeranno molto presto al fare: un ministro non si espone per il gusto di farlo, ma da buon politico sta calibrando la sua azione.
E in Italia? Dopo la morte di Indro Montanelli, che non ha mai negato di perorare una causa simile e se n'e' fatto decisamente alfiere diventando un punto di riferimento, e la mancata riconferma di Umberto Veronesi al dicastero della Sanita' (sostituito con Girolamo Sirchia . che in materia sembrerebbe non disponibile), cosa succedera?
Ci risulta che progetti di legge di iniziativa popolare sono stati depositati alla Camera, grazie all'iniziativa dell'associazione Exit e dei radicali di Marco Pannella, e non escludiamo che altri progetti siano in corso di presentazione da parte di singoli deputati . dobbiamo solo aspettare quello che succede oltrefrontiera e, dopo laceranti confronti conditi di anatemi e presumibili minacce di crisi di governo, seguire il corso naturale degli eventi, legalizzando cio' che -oggi vietato- e' solo un'assurda limitazione alle scelte dell'individuo su se stesso?
Non sarebbe molto piu' semplice riconoscere il diritto ad ognuno di disporre di se stesso, e finirla li' con un confronto (che allo stesso tempo cerca di essere insabbiato) che serve solo ad umiliare l'individuo in uno dei momenti di sua massima intimita'?
La parola al Parlamento!
 
 
 
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