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DOLORE: PERCHE' SOFFRIRE?
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Comunicato 
19 aprile 2004 0:00
 

Roma, 19.4.2004. La legge nazionale e' del 2001 (1) ma solo 6 Regioni (Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna) ne hanno fatte proprie le linee guida per il trattamento del dolore. Indifferenza dei nostri amministratori regionali e scarsa sensibilita' degli operatori sanitari ci pongono al penultimo posto in Europa per l'uso farmaceutico di oppiacei. Eppure e' dal lontano 1986 che l'Organizzazione mondiale della sanita' aveva a sua volta predisposto le linee guida per la cura dei pazienti malati di cancro. L'uso di oppiacei nel nostro Paese e' purtroppo rimasto confinato nell'ambito delle terapie terminali e, pur essendo previsti dai protocolli internazionali, sono scarsamente utilizzati negli stadi intermedi. L'idea che la morfina e' una droga pesante probabilmente ne limita l'uso e il dolore e' spesso considerato come una conseguenza ineluttabile della malattia. Non e' cosi'. Non si capisce perche' oltre ad avere una patologia il malato deve necessariamente soffrire. Questo salto psicologico devono farlo soprattutto gli operatori sanitari, medici, infermieri, assistenti e amministratori. La terapia del dolore deve entrare come regola nelle prestazioni sanitarie.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
(1) Legge 12/2001, GU n.41 del 19.2.2001
 
 
 
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