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TESTAMENTO BIOLOGICO. D'AGOSTINO RAPPRESENTA UNA MENTALITA' PATERNALISTA DIFFUSA E PERICOLOSA DA RESPINGERE CON FERMEZZA
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Comunicato 
24 ottobre 2006 0:00
 

Firenze, 24 Ottobre 2006. Francesco D'Agostino, ex-presidente del Comitato di Bioetica, ha detto che il testamento biologico non dovra' essere vincolante per il medico. Ove lo fosse, ha aggiunto, "verrebbe meno l'autonomia di scienziato e terapeutica del medico".
D'Agostino e' il portavoce di una mentalita' molto diffusa nella classe medica, specialmente quella piu' attempata, che costituisce oggi un continuo e grave pericolo per i pazienti italiani. Per D'Agostino l'autonomia decisionale del medico e' un valore superiore alla volonta' del paziente che decide sul proprio corpo e sulla propria sofferenza. Se fosse per D'Agostino, ci par di capire, dovrebbe essere rivisto anche l'articolo 32 della Costituzione ed il principio del consenso informato, che permette ad un paziente cosciente di rifiutare gli antibiotici o un intervento chirurgico. Il tutto nel nome dell'autonomia decisionale del medico.
Un testamento biologico non vincolante per il medico equivarrebbe a fare del consenso informato un optional, anche se solo per quei pazienti che non sono nella condizione di esprimere il consenso in tempo reale. Non ci e' chiaro perche' D'Agostino continua a perorare una causa che violerebbe la nostra Costituzione e molteplici trattati internazionali, oltre che il buon senso.
Quindi, a meno che D'Agostino non abbia il coraggio di ammettere che e' contrario anche al consenso informato, ci spieghi per quale motivo vuole che questo diritto non sia riconosciuto anche ai pazienti non senzienti o incapaci di comunicare.

Pietro Yates Moretti
Consigliere Aduc e responsabile del notiziario "Vivere & Morire" (clicca qui), dedicato ai temi dell'eutanasia e della liberta' terapeutica
 
 
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