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Inflazione cresce anche a febbraio. Chi semina vento raccoglie tempesta
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Comunicato di François-Marie Arouet
1 marzo 2022 12:51
 
 I dati Istat preliminari per il mese di febbraio sono implacabili: +5,7%.. e guarda un po’, molto è dovuto ai prezzi energetici (+45,9%, quasi il doppio rispetto ad un anno fa) e, come conseguenza ineluttabile, ai prezzi alimentari (lavorati +3,2 e non-lavorati +6,9%). Poi tutte le altre tipologie, tutte con il segno +.
Tutti lo sapevano ma, nonostante questo e alcuni provvedimenti già in atto da parte del governo sulle bollette energetiche, ci siamo “distratti” con l’invasione dell’Ucraina e, quindi, ….. “cosa vuoi che siano questi aumenti percentuali rispetto alla prospettiva magari di una bomba atomica che parta da Mosca e ci arriva nel giardino”….
Distrazione più che legittima e giustificata.
Ma i prezzi aumentano e, siccome continua ad esserci anche il covid, sarà bene che ognuno se ne occupi, altrimenti, come per guerra e covid, i prezzi si occuperanno di noi, e se per qualunque motivo ci coglieranno di sorpresa, ci faranno più male di quanto già non facciano di per sé.
In attesa che governo e legislatore producano e imbastiscano un piano di emergenza nazionale… come quello che non hanno fatto per la crisi energetica,
“Chacun pour soi? Dieu pour tous?” (1).
Con un occhio sempre all’altro, al vicino, al presunto avversario, non facendo male a nessuno per la tutela di se stessi… è bene tenere a mente questo proverbio. Gli italiani sono maestri di vita in questo e conosciuti e “apprezzati” in tutto il mondo per riuscire a sopravvivere (anche benino rispetto alla media mondiale, tutto sommato) nelle difficoltà più estreme. Bene: ci siamo! Più che la guerra, che vorremmo?

Siamo arrivati a questo punto perché (altro proverbio) “chi semina vento raccoglie tempesta”: siamo stati sul ramo a cantare e non a raccogliere beni come le formiche. Responsabilità dei politici e noi che li abbiamo mandati col voto dove sono. Ora ce li teniamo cercandoci di fare meno male possibile (a noi e agli altri) anche grazie ad associazioni come Aduc. Ma non ci illudiamo e non pretendiamo: quello che c’è oggi è figlio di noi stessi e siamo solo noi stessi che potremmo invertirlo.
E siccome la speranza si dice che sia sempre l’ultima a morire, se ne accorgeranno i politici che fanno le leggi e ci governano? E magari faranno il loro compito per tutti e non solo per gli amici e compagni di merende? Noi li sproniamo e li aiutiamo. Vedremo


1 - (tr. Ognuno per sé, Dio per tutti?): proverbio più o meno storico che ben illustra che l’individualismo è preferibile alla solidarietà.

 
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