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Corporazioni professionali. Nasce quella degli odontoiatri
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Comunicato di Vincenzo Donvito
24 settembre 2010 15:22
 
 Se ne sentiva proprio la mancanza...: l'ordine degli odontoiatri vedra' la luce grazie ad un disegno di legge che il Governo ha approvato stamane (1). Il ddl era sulle sperimentazioni cliniche, ma dopo che qualche anno fa la riforma delle norme sulle droghe fu inserita in un ddl sulle Olimpiadi invernali, non ci meravigliamo piu' di niente.
Ora i professionisti che aiutano i dentisti nella loro attivita' saranno piu' tutelati: avranno anch'essi una corporazione con cui far valere meglio i loro diritti e a cui obbligare ad esserne membro chiunque voglia esercitare questa professione. Come l'ordine dei medici, degli architetti, degli avvocati, etc. tutelera' i propri iscritti obbligati e in loro nome si muovera' per fare i loro interessi a disprezzo dei contesti e, soprattutto, del mercato: stabiliranno i prezzi minimi obbligatori per tutti... anche del consumatore che si trovera' davanti ad un mercato che, con scarsa concorrenza, sara' blindato nei prezzi a discapito di una qualita' che non potra' che seguire un livello standard tendente al basso; non ci si stupisca, poi, che aumenteranno ancora quei tanti che vanno a curarsi all'estero.
E' cosi' la parabola di tutti gli ordini professionali, perche' dovrebbe essere altrimenti per gli odontoiatri? Ed e' una realta' che viene vissuta negativamente sia da consumatori che professionisti, dove questi ultimi sono consapevoli di pagare un inutile balzello che limita l'accesso alla professione e la liberta' della stessa. Per tutelare i propri interessi, perche' i professionisti non potrebbero fare come gia' avviene in tanti altri Paesi civili, cioe' organizzarsi su base volontaria in associazioni e sindacati professionali? Sicuramente perche' in questo modo qualcuno avrebbe meno potere di condizionare il mercato e imporre corporativamente il proprio trend... ma non eravamo in un societa' ed economia di mercato?
 
 
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 Se ne sentiva proprio la mancanza...: l'ordine degli odontoiatri vedra' la luce grazie ad un disegno di legge che il Governo ha approvato stamane (1). Il ddl era sulle sperimentazioni cliniche, ma dopo che qualche anno fa la riforma delle norme sulle droghe fu inserita in un ddl sulle Olimpiadi invernali, non ci meravigliamo piu' di niente.
Ora i professionisti che aiutano i dentisti nella loro attivita' saranno piu' tutelati: avranno anch'essi una corporazione con cui far valere meglio i loro diritti e a cui obbligare ad esserne membro chiunque voglia esercitare questa professione. Come l'ordine dei medici, degli architetti, degli avvocati, etc. tutelera' i propri iscritti obbligati e in loro nome si muovera' per fare i loro interessi a disprezzo dei contesti e, soprattutto, del mercato: stabiliranno i prezzi minimi obbligatori per tutti... anche del consumatore che si trovera' davanti ad un mercato che, con scarsa concorrenza, sara' blindato nei prezzi a discapito di una qualita' che non potra' che seguire un livello standard tendente al basso; non ci si stupisca, poi, che aumenteranno ancora quei tanti che vanno a curarsi all'estero.
E' cosi' la parabola di tutti gli ordini professionali, perche' dovrebbe essere altrimenti per gli odontoiatri? Ed e' una realta' che viene vissuta negativamente sia da consumatori che professionisti, dove questi ultimi sono consapevoli di pagare un inutile balzello che limita l'accesso alla professione e la liberta' della stessa. Per tutelare i propri interessi, perche' i professionisti non potrebbero fare come gia' avviene in tanti altri Paesi civili, cioe' organizzarsi su base volontaria in associazioni e sindacati professionali? Sicuramente perche' in questo modo qualcuno avrebbe meno potere di condizionare il mercato e imporre corporativamente il proprio trend... ma non eravamo in un societa' ed economia di mercato?
 
 
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