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Coronavirus e viaggi non rimborsati. Ora anche Antistrust contro legge italiana. Che fare
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Comunicato di Redazione
28 maggio 2020 16:27
 
Ora che anche l’Antitrust è intervenuta per stigmatizzare il comportamento di governo e Parlamento italiano sui rimborsi negati a chi aveva prenotato un viaggio annullato per coronavirus, la situazione diventa ancora più escandescente. Oggi, infatti è 28 maggio, il giorno in cui scadeva l’ultimatum dato dalla Commissione Ue per rimediare a questa violazione della norma italiana rispetto a quella europea (che, ricordiamo, ha valore maggiore), dopo di che scatterà una procedura di infrazione.

Al momento non sembra che governo e Parlamento abbiano fatto qualcosa, per cui è altamente probabile che tutto continuerà come prima: i viaggiatori dovranno continuare a prestare soldi a tasso zero agli operatori turistici, non solo, ma se non utilizzeranno il voucher che viene loro concesso entro un anno, dovranno anche perdere i soldi.
Vediamo cosa accadrà.

Nel frattempo è bene che le vittime di questa scellerata decisione di governo e Parlamento reagiscano non accettando l’imposizione del voucher. La reazione parte tutto da una messa in mora dell’operatore che si rifiuta di rimborsare in soldi.
Qui i particolari per tutta la procedura

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