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Cordone ombelicale e biobanche private: un appello al Governo per la conservazione delle staminali
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Comunicato 
21 febbraio 2009 0:00
 
La situazione normativa per la conservazione delle staminali del cordone ombelicale e' basata su ordinanze che si sono succedute nel tempo, consentendo, dal 2001, solo la donazione pubblica. Alla fine del mese di febbraio scadra' l'ultima e, dopo che il "milleproroghe" ha cancellato la legge che avrebbe potuto permettere la conservazione autologa solidale, crediamo sia opportuno sollecitare un intervento del Governo.
Per questo aderiamo e promuoviamo l'appello in merito delle biobanche private al Presidente del Consiglio.
Negli ultimi 7 anni circa il 98% delle cellule staminali del cordone ombelicale sono state gettate come rifiuti organici, nonostante la loro indiscussa utilita' attuale e prospettica per fini terapeutici: circa 4 milioni di campioni cordonali sottratti a qualsiasi uso!!
Sono ben note, e utilizzate in tutto il mondo, le terapie e le ancor piu' numerose sperimentazioni scientifiche e cliniche fondate sull’utilizzo di queste staminali.
 
In proposito, l'appello delle biobanche recita:
"In questa situazione, l’esigenza della collettivita' e delle imprese del settore e' e deve essere convergente verso l’adozione di provvedimenti normativi idonei a consentire di mantenere questo prezioso patrimonio biologico a disposizione della cittadinanza o delle famiglie per future terapie e non vi e' modo di comprendere e condividere ogni tipo di contrapposizione tra donazione eterologa e conservazione autologa, attesa l’abbondanza di campioni da destinare all’una ed all’altra finalita'. Tantomeno in Italia potra' ipotizzarsi di riservare alle sole biobanche pubbliche l’offerta a pagamento di un servizio di conservazione autologo, considerati gli stringenti vincoli europei in materia di monopoli pubblici, distorsione della concorrenza ed aiuti di Stato.
Pertanto, l’unica soluzione in grado di impedire che le cellule staminali dei neonati italiani seguitino ad essere gettate via e' lo sviluppo della consuetudine della donazione pubblica eterologa e della conservazione privata autologa da parte delle famiglie".
 
L'appello sollecita:
- la diffusione di una incisiva cultura della conservazione e donazione delle cellule staminali cordonali, quale patrimonio individuale e collettivo che non deve seguitare ad essere disperso come e' finora accaduto;
- di permettere alle biobanche private di effettuare una corretta e completa informazione ai genitori;
- di semplificare l'iter amministrativo per l'esportazione delle staminali per la loro conservazione presso banche estere definendo anche le modalita' operative di raccolta nei punti nascita;
- di permettere che nel rispetto della normativa europea anche le strutture private possano essere autorizzate per la conservazione delle cellule e dei tessuti.
 
Queste le biobanche promotrici dell'appello: Cryo-Save Italia, Future Health Italia, Futura StemCells, IMS (Innovative Medical Solution), Salus Futura, SmartBank Italia, Stemway Biotech
 
A questo link l'appello integrale pubblicato sul notiziario quotidiano "Aduc Salute":
clicca qui
 
 
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La situazione normativa per la conservazione delle staminali del cordone ombelicale e' basata su ordinanze che si sono succedute nel tempo, consentendo, dal 2001, solo la donazione pubblica. Alla fine del mese di febbraio scadra' l'ultima e, dopo che il "milleproroghe" ha cancellato la legge che avrebbe potuto permettere la conservazione autologa solidale, crediamo sia opportuno sollecitare un intervento del Governo.
Per questo aderiamo e promuoviamo l'appello in merito delle biobanche private al Presidente del Consiglio.
Negli ultimi 7 anni circa il 98% delle cellule staminali del cordone ombelicale sono state gettate come rifiuti organici, nonostante la loro indiscussa utilita' attuale e prospettica per fini terapeutici: circa 4 milioni di campioni cordonali sottratti a qualsiasi uso!!
Sono ben note, e utilizzate in tutto il mondo, le terapie e le ancor piu' numerose sperimentazioni scientifiche e cliniche fondate sull’utilizzo di queste staminali.
 
In proposito, l'appello delle biobanche recita:
"In questa situazione, l’esigenza della collettivita' e delle imprese del settore e' e deve essere convergente verso l’adozione di provvedimenti normativi idonei a consentire di mantenere questo prezioso patrimonio biologico a disposizione della cittadinanza o delle famiglie per future terapie e non vi e' modo di comprendere e condividere ogni tipo di contrapposizione tra donazione eterologa e conservazione autologa, attesa l’abbondanza di campioni da destinare all’una ed all’altra finalita'. Tantomeno in Italia potra' ipotizzarsi di riservare alle sole biobanche pubbliche l’offerta a pagamento di un servizio di conservazione autologo, considerati gli stringenti vincoli europei in materia di monopoli pubblici, distorsione della concorrenza ed aiuti di Stato.
Pertanto, l’unica soluzione in grado di impedire che le cellule staminali dei neonati italiani seguitino ad essere gettate via e' lo sviluppo della consuetudine della donazione pubblica eterologa e della conservazione privata autologa da parte delle famiglie".
 
L'appello sollecita:
- la diffusione di una incisiva cultura della conservazione e donazione delle cellule staminali cordonali, quale patrimonio individuale e collettivo che non deve seguitare ad essere disperso come e' finora accaduto;
- di permettere alle biobanche private di effettuare una corretta e completa informazione ai genitori;
- di semplificare l'iter amministrativo per l'esportazione delle staminali per la loro conservazione presso banche estere definendo anche le modalita' operative di raccolta nei punti nascita;
- di permettere che nel rispetto della normativa europea anche le strutture private possano essere autorizzate per la conservazione delle cellule e dei tessuti.
 
Queste le biobanche promotrici dell'appello: Cryo-Save Italia, Future Health Italia, Futura StemCells, IMS (Innovative Medical Solution), Salus Futura, SmartBank Italia, Stemway Biotech
 
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