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CANNABIS TERAPEUTICA. BENE DDL DELLA TURCO MA E' NECESSARIO LEGALIZZARE ANCHE LA COLTIVAZIONE E L'ACQUISTO DI MARIJUANA A SCOPI TERAPEUTICI
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Comunicato 
19 ottobre 2006 0:00
 

Firenze, 19 Ottobre 2006. Il Ddl del ministro della Salute Livia Turco oggi approvato dal Consiglio dei Ministri e' un enorme passo avanti nella lotta al dolore. L'assurda distinzione burocratica fra farmaci "normali" e "speciali" (oppioidi, ecc.) aveva contribuito a fare dell'Italia uno degli ultimi Paesi in Europa per quanto riguarda la lotta al dolore. Un fatto che ha sicuramente portato anche ad un aumento dell'eutanasia clandestina, visto che molti sono quei pazienti che non avevano scelta fra il dolore insopportabile non curato e la morte. Con questa proposta legislativa viene finalmente meno uno dei piu' grandi ed inspiegabili ostacoli alla lotta al dolore.
In questo Ddl viene introdotta anche una nuova categoria di farmaci antidolorifici derivati dalla cannabis. Se questo e' una misura molto apprezzabile, non possiamo non lamentare l'assenza di un importante provvedimento: la possibilita' per i pazienti che soffrono di coltivare o acquistare marijuana per uso medico personale -come gia' in Canada, in molti Stati americani ed europei. Uno dei problemi infatti dei derivati sintetici della cannabis e' il metodo di somministrazione, che non e' in grado di dare all'organismo la quantita' sufficiente di cannabinoidi per alleviare efficacemente il dolore. Contrariamente allo spinello, ad esempio, la marijuana in pillole (Marinol) impiega da 1 a 4 ore per fare effetto. Inoltre la forma sintetica e' costosissima per l'utente e per il sistema sanitario, contrariamente alla coltivazione o acquisto di marijuana.

Pietro Yates Moretti
Consigliere Aduc e responsabile del notiziario "Vivere & Morire" (clicca qui), dedicato ai temi dell'eutanasia e della liberta' terapeutica
 
 
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