Gentili amici di Aduc,
mi chiamo Monica e da due anni mi sto occupando di mia mamma che è affetta da demenza senile con conseguenti problemi di alzheimer e parkinson e per questo è stata dichiarata invalida al 100%. Purtroppo sono stata costretta a chiedere un congedo lavorativo, da un anno a questa parte perché la sua pensione e anche la mia situazione economica non mi consentono di poterla mettere in una casa di riposo. Ho letto nei vostri articoli di sentenze che sono andate a favore di famiglie che hanno ottenuto il ricovero gratuito proprio per i loro cari nelle condizioni di mia mamma, ma mi pare di aver capito che queste cause sono percorsi lunghi e complessi e che in tutti i modi bisogna far ricoverare il malato per far annullare il contratto stipulato con la casa di riposo, ottenendo così il rimborso dei soldi sborsati sino a quel momento e non pagare più nulla.
E' davvero così? Oppure c'è la maniera di far valere i diritti dei nostri malati immediatamente senza passare per tribunali e esborsi di denaro allucinanti?
Grazie per la vostra attenzione.
Monica, da Lesignano De' Bagni (PR)

Risposta:
purtroppo le vicende in materia di rette di ricovero sono complesse e non è sufficiente fare una sintesi per risolvere poi i casi concreti. Certo è che spesso purtroppo i diritti in materia sono difficilmente perseguibili col mero dialogo con le amministrazioni, trattandosi di questioni di grande rilevanza economica per le casse pubbliche. Le consigliamo di consultare un legale di sua fiducia esperto in materia per sottoporre la situazione di sua madre in concreto e valutare le pronunce giudiziali di cui ha letto in merito alla sua realtà.
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Ha risposto Claudia Moretti: http://sosonline.aduc.it/info/claudiamoretti.php