nel settembre 2008 iniziai a giocare a poker on line sul sito
www.giocodigitale.it. mi sono ammalato di dipendenza patologica da
gioco d'azzardo. ho perso circa 2cento mila euro e oggi mi sto
curando presso il sert di urbino ed una comunità per giocatori
d'azzardo a fenile di fano (PU). dal primo gennaio 2013 e divenuto
obbligatorio per i concessionari di giochi aamms (gratta e vinci,
lotto, poker on line, casinò on line, ecc...) informare il
consumatore che il gioco può causare dipendenza patologica.
infatti nelle pubblicità dei vari siti di gioco sia in tv che nei
giornali viene esplicitamente detto e scritto "il gioco può
provocare dipendenza patologica". quando iniziai io a giocare
queste informazioni sui rischi che correvo iniziando a giocare non
c'erano. posso documentare le perdite attraverso gli estratti
conto gioco dei vari siti aamms in cui giocavo, e posso dimostrare
attraverso le cartelle cliniche dei centri sanitari presso i quali
sono in cura che l'insorgenza della mia patologia risale al 2008,
cioè prima che venisse obbligatorio informare il consumatore sui
rischi che si corrono iniziando a giocare. inoltre è possibile
constatare il periodo di insorgenza della patologia dalla
frequenza delle giocate nell' estratto conto gioco del sito
www.giocodigitale.it. secondo voi è possibile fare causa allo
stato sul fatto che all'epoca non vi erano sufficienti
informazioni sui rischi di incorrere in una vera e propria
patologia, iniziando a giocare? e quindi richiedere un
risarcimento delle perdite e dei danni? oggi la dipendenza
patologica da gioco d'azzardo e una vera e propria patologia
riconosciuta del sistema sanitario e quindi dallo stato. grazie
distinti saluti.
Davide, da Sassocorvaro (PU)
Risposta: visto che allora non era un reato, lei puo' richiedere dei risarcimenti se il gestore n line avesse inadempiuto agli obblighi contrattuali ai quali lei avra' aderito liberamente prima di utilizzare il servizio. Potrebbe essere utile al riguardo percio' rileggersi attentamente quel contratto.