testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Documento sulle staminali dell'Accademia dei Lincei, 22 aprile 2005
Scarica e stampa il PDF
Documento 
26 aprile 2005 14:10
 
L'Accademia dei Lincei (www.lincei.it) ha approvato il 22 aprile 2005 un documento sulle cellule staminali con 58 voti favorevoli, 8 contrari e 14 astenuti.

1. Natura e proprietà delle cellule staminali.
Le cellule staminali sono cellule non ancora definite nel loro sviluppo e dotate, pertanto, della possibilità di differenziarsi in una qualsiasi delle cellule dell'individuo adulto. La ricerca sulle cellule staminali si sta sviluppando molto rapidamente in tutti i paesi in quanto offre la possibilità sia di ottenere importanti informazioni sui meccanismi di fondamentali processi biologici, quale ad esempio il differenziamento cellulare, sia di intervenire in futuro in numerose e gravi malattie sinora incurabili. Le cellule staminali umane sono ottenibile da diverse fonti: tessuti adulti, cordoni ombelicali, tessuti fetali ed embrionali. Sono definiti come soprannumerari gli embrioni generati nel corso di procedimenti della fecondazione assistita ma destinati a essere eliminati in quanto non trasferiti nella donna. Non è ancora noto in quale misura le cellule staminali derivate dai tessuti adulti e dai cordoni ombelicali potranno sostituire, in tutto o in parte, quelle derivate dalle cellule fetali ed embrionali.

2. I Divieti alle ricerche con cellule staminali.
In seguito alle critiche sviluppatesi in numerose sedi, la ricerca con le cellule staminali derivate da embrioni soprannumerari congelati è oggi di fatto vietata in Italia; esistono tuttavia validi argomenti in favore della rimozione di tali divieti.
Il primo riguarda la valutazione etica dell'utilizzazione degli embrioni congelati. Sotto tale profilo il divieto del loro uso non sembra giustificabile dal momento che gli embrioni in questione sono comunque destinati a essere eliminati e che lo scopo dell'uso è quello di curare le malattie e cioè di diminuire le sofferenze umane. Il secondo riguarda altre leggi del nostro paese: un rigido divieto alla sperimentazione con cellule staminali derivate da embrione soprannumerari è in conflitto con due dispositivi già esistenti nella legislazione italiana. Uno è quello che consente, a determinate condizioni, l'interruzione della gravidanza entro i primi tre mesi dal concepimento. Un altro è quello che consente la vendita, dietro prescrizione medica, di farmaci capaci di produrre effetti analoghi sia pure mediante meccanismi di natura incerta, rispetto a possibili concepimenti avvenuti fino a 72 ore prima. Il terzo riguarda il conflitto che si è creato con i programmi europei di finanziamento della ricerca su cellule staminali da embrioni umani, in particolare con la Convenzione di Oviedo approvata dal Consiglio d'Europa nel 1997 e successivamente ratificata dal Parlamento italiano con la Legge n. 145 del 2001. Nella Convenzione di Oviedo all'art. 18 è: a) garantita una protezione adeguata agli embrioni umani, e b) vietata la produzione di embrioni umani esclusivamente a fini di ricerca. Nella Convenzione non e' vietata, invece, la produzione di embrioni a fini fecondativi e il loro uso a fini di ricerca di base nel caso il fine fecondativo divenga superfluo e gli embrioni siano destinati alla eliminazione.

3. Le ricerche con cellule staminali, aspetti sociali
Il documento su Stem Cells and the Future of Regenerative Medicine della National Academy of Science (Usa) del 2002 prevede che quasi la metà della popolazione degli Stati Uniti potrà giovarsi dell'uso di cellule staminali nel corso di malattie degenerative quali: diabete, osteoporosi, i tumori, i morbi di Alzheimer e di Parkinson, varie forme di interruzione della trasmissione nervosa, le ustioni, i trapianti, di organi e altre. I divieti alla sperimentazione con cellule soprannumerari avrebbero inevitabilmente conseguenze negative, sua sulla ricerca di base sia sulle applicazioni terapeutiche, in aree in cui il nostro paese ha ottenuto, da sempre, risultati di grande rilievo. Non è pensabile che su temi così importanti possa essere delegata ad altri la responsabilità della sperimentazione per sfruttare poi a posteriori i risultati.
L'Accademia Nazionale dei Lincei si augura che sia evitata la perdita o l'eliminazione, invece dell'inutilizzazione degli embrioni soprannumerari congelati attualmente esistenti; e che il parlamento approvi rapidamente leggi che consentano -in condizioni severe, controllate e protette da abusi- la donazione dei suddetti embrioni soprannumerari. Verranno in tal modo accresciute le conoscenze scientifiche e, di conseguenza, alleviate le gravi sofferenze prodotte dalle malattie degenerative.


 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS