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 USA - USA - Usa. New Jersey: il governatore ha firmato la legge sulle cellule staminali embrionali
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Articolo di Katia Moscano
8 gennaio 2004 19:39
 
La legge firmata domenica 4 gennaio, dal governatore democratico James E. McGreevey, consente la clonazione terapeutica e la ricerca con le cellule staminali ottenute dagli embrioni. Per gli oppositori, permettera' che gli embrioni siano clonati, sviluppati fino a diventare feti e poi uccisi, e cio' per la ricerca scientifica.
"Questa norma fa progredire la scienza", ha detto il governatore affiancato da Christopher Reeve. L'attore, paralizzato dal 1995, sostiene strenuamente la ricerca, ritenendo che debba essere maggiormente finanziata: "non importa cosa le cellule staminali possano fare per una singola persona. La legge riguarda, piuttosto, il coraggio di proteggere la liberta' di una ricerca scientifica etica e responsabile".
"L'obiettivo principale della legge e' di rendere il New Jersey un rifugio sicuro per la clonazione umana", ha detto Richard Doerflinger, del Secretariat for Pro-Life Activities alla conferenza dei vescovi cattolici nordamericani. L'ha definita "la piu' estrema legge sulla clonazione, di tutti i cinquanta Stati". I sostenitori della legge, per parte loro, rigettano le accuse come false, dichiarando che invece incoraggia la ricerca per molte gravi malattie. "Chiunque sostenga che questa legge -che e' la strada percorribile per combattere il cancro, l'Alzheimer, il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla- abbia il bizzarro intento di creare esseri umani clonati, usa una tattica terroristica", ha detto Daniel Perry, neo presidente della Coalition for the Advancement of Medical Research, che ha lottato strenuamente per l'approvazione della legge.
La legge consente che la ricerca adoperi cellule staminali umane embrionali, germinali e adulte. E, inoltre, permette che le cellule staminali embrionali possano essere ricavate dal processo di clonazione. Di piu', indica il processo noto come "trasferimento nucleare di cellule somatiche", una terminologia che molti preferirebbero venisse usata, al posto della clonazione terapeutica, proprio perche' eliminando il termine "clonazione" spaventa meno. Gli embrioni che verranno utilizzati per la ricerca saranno donati dalle cliniche di fecondazione assistita, cui spettera' il compito di informare i pazienti sulla possibilita' di donare alla scienza i loro embrioni soprannumerari.
Se percio' viene ammessa quella terapeutica, la legge vieta "la clonazione per produrre esseri umani" indicandola come il crimine numero uno, punibile fino a venti anni di prigione e con 200 mila Usd di sanzione (circa 157 mila euro). I critici ritengono che occorra un divieto federale alla clonazione umana per qualsiasi scopo, inclusa la ricerca medica. Una legge del genere e' gia' stata approvata dal Congresso, ma al momento e' ferma al Senato, cosi' come era avvenuta nella passata legislatura. "Solo l'approvazione della legge Weldon-Brownback fermera' la nazione da percorrere una strada pericolosa", ha detto il rappresentante repubblicano al Congresso e propositore della legge, Dave Weldon.

Doerflinger e altri gruppi Pro-Life ritengono che la legge consenta agli scienziati del New Jersey di clonare un embrione, impiantarlo in un utero, farlo sviluppare e ucciderlo prima che nasca. Per Connie Mackey, del Family Research Council, la legge rende il New Jersey "il posto piu' ostile per la vita umana nella storia recente". Il gruppo Priest for Life dichiara "e' un attacco totale all'umanita", mentre si legge in un corsivo del Weekly Standard: "la piu' radicale azione a sostegno della clonazione umana che sia diventata legge".
Perry replica che gli scienziati non intendono sviluppare feti clonati, ma piuttosto, raccogliere preziose cellule staminali nelle fasi iniziali di un embrione clonato. Chi ha collaborato alla stesura della legge assicura che, il processo di clonazione non produrra' neppure un embrione, perche' l'ovocita non viene mai fecondato dallo sperma.
Arthur Caplan, bioetico dell'Universita' della Pennsylvania, spiega: "niente, in questa ricerca, porta a 'sviluppare qualcuno in qualche posto'. Tutto avviene nei laboratori". Nel testo di legge non vi sono articoli che consentono alle compagnie biotech di impiantare embrioni clonati in donne disponibili e poi di uccidere i feti, per scopi scientifici. Dunque non si capisce come alcuni possano definirla la legge sulla "clonazione e sull'omicidio".
Il senatore Richard Codey e il deputato Neil Cohen, sostenitori democratici della legge, rabbrividiscono a sentire questa definizione. E scherzando, Cohen dichiara "e' per questo che l'ho sostenuta. Perche' desidero avere sulla coscienza la morte di molti bambini. Voglio prenderli, ucciderli, e usare le parti del loro corpo". Codey, cattolico, condanna la disinformazione sull'argomento, "Non c'entra nulla con l'aborto. Questi sono embrioni in eccesso. Centinaia di essi sono gettati via, ogni anno".
 
 
 
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