testata ADUC
Usa. New Jersey approva in via definitiva la ricerca sulle staminali embrionali
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Cinzia Colosimo
24 dicembre 2003 18:48
 
La Camera bassa del New Jersey ha votato il 15 dicembre, a favore di una legge che permette la ricerca sulle cellule staminali embrionali.
Nonostante la legge federale preveda un divieto assoluto di ricerca su embrioni e materiale embrionale, il New Jersey ha stabilito che le compagnie biotech presenti sul territorio potranno utilizzare gli embrioni soprannumerari per il loro esperimenti. Nel disegno di legge si vieta esplicitamente la clonazione umana riproduttiva, con severe pene per chi utilizza cellule staminali con quel preciso scopo.
Il 25 novembre del 2002 il Senato aveva approvato il progetto di legge, che ora, per essere definitiva, attende solo la firma conclusiva del governatore James McGreevey.
Il co-presidente del Senato, Richard Codey, democratico, ha dichiarato che "questa e' una fantastica opportunita' per il New Jersey di dimostrare al resto del mondo che intende promuovere il progresso medico, piuttosto che rallentarlo".
"Permettere la ricerca significa contribuire alla possibilita' di trovare cure per quelle malattie che inducono le persone a pensare alla morte come unica consolazione, pace, speranza", spiega Neil Cohen deputato democratico. "Oggi, abbiamo preso una decisione significativa, su un progetto significativo, che aiutera' una quantita' significativa di pazienti. E lo stiamo facendo anche per i nostri figli e i nostri nipoti".
I giornali locali ne hanno dato notizia come un fatto che ha molto coinvolto le coscienze. I parlamentari, che in assemblea hanno portato avanti un dibattito accesso e nient'affatto scontato ne sono stati i principali protagonisti. In un primo momento i voti favorevoli erano 37, insufficienti per ottenere la maggioranza. Poi il presidente della Camera ha deciso di lasciare appositamente aperte le cabine di voto per oltre 10 minuti, per permettere ai deputati di capire cosa avrebbero votato e, in sostanza, per riuscire a raggiungere la maggioranza dei voti. La conclusione e' stata di 41 voti favorevoli, 31 contrari, e 7 astenuti.
I sostenitori della legge hanno esultato per la vittoria, e Carol Walton, direttrice esecutiva della Parkinson Alliance ha dichiarato: "Adesso, abbiamo veramente l'opportunita' di migliorare la qualita' della vita".
Nel disegno di legge e' espressamente indicato che i medici che curano la sterilita', devono informare i pazienti sulla possibilita' di donare alla scienza i loro embrioni soprannumerari. E, proprio sull'informazione, la stessa legge prevede programmi educativi per le cliniche della fertilita', che forniranno volantini e materiale divulgativo alle coppie.
A livello politico, la decisione presa dal New Jersey ha delle implicazioni importanti per tutti gli Usa. Innanzitutto e', insieme a quella californiana, la legge piu' liberale in materia. Poi, si scontra apertamente con le posizioni dell'amministrazione Bush e con le leggi federali del 2001. Ma anche in termini di politica interna, la legge ha provocato forti reazioni.
E' il caso di Rafael Fraguela, ex democratico, passato all'inizio del 2003 al Partito Repubblicano per dissensi interni con l'ex partito. Fraguela e' stato l'unico repubblicano ad aver votato a favore di questa legge, e per questo e' stato espulso dal suo attuale gruppo. "Alla luce del fastidioso voto del deputato Fraguela, che supporta la distruzione di embrioni umani, non posso in tutta coscienza riconoscerlo come membro del gruppo parlamentare repubblicano", ha dichiarato Alex DeCroce, capogruppo di minoranza dei repubblicani. Ma Fraguela ha spiegato che il suo voto e' stato frutto di una profonda riflessione personale, coerente con i principi della sua coscienza, e pertanto "il miglior voto possibile".
Uno degli autori principali della legge, il democratico Anthony Impreveduto, nel suo discorso alla Camera in occasione del voto, ha rilanciato l'idea di creare una grande industria farmaceutica che permetta al New Jersey di distinguersi nel settore. Ha inoltre spiegato che uno dei presupposti necessari per farlo, era appunto l'approvazione di una legge che allargasse i campi di ricerca e di applicazione della scienza.
Impreveduto si e' poi focalizzato sul ruolo dei cosiddetti gruppi pro-life nel delicato compito dell'informazione. "Hanno condotto una campagna di disinformazione. La legge vieta espressamente la clonazione umana riproduttiva, e stabilisce pene che vanno dai 10 ai 20 anni di prigione per chi infrange questa regola. Gli attivisti anti-aborto invece continuano a parlare di "fabbriche di bambini" o a dire che il nostro progetto permettera' l'omicidio di bambini appena nati. Appena nati pero' significa dopo il parto, e chi uccide un bambino dopo il parto e' colpevole di omicidio, a prescindere dalla nuova regolamentazione. Posso perfettamente comprendere coloro che hanno delle legittime preoccupazioni morali. E' giusto che queste persone votino contro questo provvedimento. Ma vorrei che la gente sia realmente a conoscenza dei fatti, e non che il loro voto sia dipeso da una cattiva informazione".
Solo negli Usa si calcolano 128 milioni di persone che soffrono delle conseguenze, fisiche ed economiche, delle malattie croniche o degenerative, con degli elevati costi sociali. Nel testo della nuove legge si sancisce espressamente il dovere dello Stato "di valutare ogni considerazione medica ed etica riguardante la ricerca", ma al contempo di provvedere che i sostegni finanziari adeguati non vadano ad aggravare i costi della medicina, gia' di per se' onerosi.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS