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 ITALIA - ITALIA - Il Signore dei fortini e la speranza
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Articolo di Pietro Yates Moretti
15 marzo 2007 20:29
 
Gia' da anni negli Usa il tema della ricerca sulle cellule staminali embrionali non divide piu' democratici e repubblicani. Quando questa ricerca era agli albori, le vecchie divisioni sull'aborto fra i "pro-choice" ed i "pro-life", ma anche fra repubblicani e democratici, si ripresentarono quasi meccanicamente nel campo della ricerca biomedica.
C'e' voluto del tempo, ma a reggere valorosamente il fortino degli embrioni surgelati -destinati comunque ad un inutile martirio- sono rimasti in pochi, anche fra i repubblicani. Molti di essi non sono stati rieletti proprio perche' percepiti come eccessivamente ideologizzati sulla questione; altri ancora hanno solertemente abbandonato il fortino con l'avvicinarsi delle elezioni di mid-term, unendosi ai nemici per avere salva la vita (quella politica, s'intende). Anche fra i cappellani del fortino vi sono state importanti defezioni. Escluse forse le frange piu' estreme del cristianesimo protestante (i Southern Baptists e gli Evangelicals) e l'immancabile Chiesa Cattolica Romana, sono molti i gruppi religiosi che oggi offrono conforto etico-religioso al sempre piu' imponente esercito assediante. Per il comandante supremo George W. Bush non resta che attendere le elezioni del 2008, quando sara' sicuramente sostituito da un presidente che aprira' le porte del fortino e lascera' uscire la ricerca sulle staminali embrionali dalla sua attuale prigione. Se egli potra' finalmente godersi il meritato riposo del guerriero, le sue truppe dovranno per molto tempo curare le ferite delle molte guerre combattute nel nome del Signore (quello d.o.c., Neocon per intendersi). E questo perche' l'elettorato americano, quando non e' piu' d'accordo con i suoi rappresentanti, non perdona.
In Italia, il Signore ha adottato una strategia diversa, piu' ragionata, piu' complessa, meno decifrabile, e quindi piu' difficilmente attaccabile. Se negli Usa esistono tante, molte Chiese cristiane, in Italia ce n'e' una sola. La voce del Signore e' quindi chiara, scandisce le parole senza ambiguita', anche se con un lieve accento straniero: o con Me o contro di Me. Pochissime quindi le defezioni: oltre a rischiare l'eterno e rovente tormento, coloro che osano dare conforto al nemico rischiano soprattutto la cacciata dal confortevole fortino.
Il Signore si avvale poi di un sistema di rappresentanza molto diverso da quello americano. Se l'elettorato Usa cambia idea, in pochi mesi cambiano migliaia di eletti, come e' accaduto di recente anche per cio' che riguarda la ricerca con le cellule staminali embrionali. In Italia il rapporto fra rappresentanti e rappresentati e' molto piu' articolato. Tutto cio' che puo' anche solo apparire semplice e diretto, e' sinonimo di semplicistico, banale, noioso e soprattutto incontrollabile. Ad esso si contrappone sempre quello che i nostri piu' grandi esperti di diritto costituzionale identificano con il termine "all'italiana". Gli italiani si sono espressi ben due volte con un referendum a favore del sistema elettorale diretto (uninominale secco) all'americana? Dopo 14 anni ci ritroviamo un sistema elettorale in cui sono i partiti a scegliere gli eletti, mentre si parla con urgenza di importare il modello elettorale francese, tedesco, polacco o forse anche slovacco, previa le opportune modifiche "all'italiana".
In qualunque sistema elettorale, purche' "all'italiana", il Signore trova ampio spazio per reclutare e spronare le proprie truppe terrene. L'opinione pubblica e' oggi a favore della ricerca con le cellule staminali embrionali, come gia' quella americana? Nessun pericolo, nel modello "all'italiana", l'elettorato influisce sulle decisioni politiche poco piu' di quanto i fedeli influiscono sulla dottrina della fede. Per un partito politico e' quindi piu' importante l'amore del Signore che quello dei suoi elettori.
E poi in Italia non esiste alcun fortino da difendere o da assediare, non esistono vincitori e perdenti. Esistono molti, tanti, infiniti fortini, tutti generosamente sostenuti con finanziamenti pubblici. Da buoni fortini, mostrano spesso le loro armi, altrimenti corrono il rischio di rompere l'incantesimo e mostrarsi per quello che sono, confortevoli residence, con sontuosi salotti e magnifiche osterie. L'obiettivo e' sopravvivere, anzi vivere bene, mantenere lo status quo, non permettere a nessuno, neanche ai propri elettori, di cacciarli.
Sul palcoscenico televisivo assistiamo a complessi e spettacolari combattimenti, coreografie meravigliose. L'embrione, l'aborto, la legge 40, la politica sulle droghe, il conflitto d'interessi, ma anche calciopoli, vallettopoli, ecco i balletti piu' richiesti per muovere gli affetti degli elettori-spettatori. E da buoni professionisti, spente le luci, si stringono la mano e pensano a come mantenere tutti i fortini, anche quelli nemici. Se ne cade uno, infatti, la stessa sorte potrebbe toccare a tutti gli altri.
Cosi', dopo quasi un anno di un Governo che si presenta quale alternativa radicale alla politica del precedente, nessuna importante legge su cui aveva fatto campagna elettorale e' stata modificata. Quando ha tentato di riconoscere qualche misero diritto alle coppie di fatto, il Signore ha scagliato il suo fulmine, e decine di fortini hanno tremato.
Per questo, quando sette senatori della Casa delle liberta' presentano un disegno di legge per permettere anche alle coppie fertili di avere un figlio libero da quella maledetta malattia di cui soffrono da generazioni, non possiamo che gioire. Usciti momentaneamente dai loro ruoli, si sono tolti le maschere di guerrieri-attori ed hanno detto: questa parte non possiamo proprio piu' recitarla . Sfidando i loro comandanti ed il Signore dei fortini, ci hanno fatto assaggiare per un attimo il sapore della speranza: forse non tutto e' perso.
 
 
 
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