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 ITALIA - ITALIA - Italia. Senatori Cdl presentano ddl di modifica sulla legge 40
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15 marzo 2007 15:27
 
Sette senatori della Casa delle liberta' hanno presentato lo scorso 14 marzo un disegno di legge che modifica in alcuni punti la legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita; primo firmatario del provvedimento il repubblicano Antonio Del Pennino, seguono le firme dei senatori di Forza Italia Alfredo Biondi, Raffaele Iannuzzi, Egidio Sterpa, Giorgio Stracquadanio e Giuseppe Saro del gruppo (Dc per le autonomie) e Antonio Paradia (An).
"Abbiamo presentato questo disegno di legge -ha spiegato Del Pennino- perche' a tre anni dall'entrata in vigore della legge 40 abbiamo riscontrato una serie di incongruenze e di limiti che devono essere corretti. In particolare, il nostro disegno di legge prevede la possibilita' di ricorso alla procreazione medicalmente assistita anche da parte di coppie che non siano sterili ma siano portatori di malattie genetiche trasmissibili al concepito. Prevediamo che sia regolamentata, e non proibita, la fecondazione eterologa, stabilendo che presso ogni assessorato regionale venga istituita una commissione che valutera' le domande che presenteranno le coppie che intendono fare ricorso alla fecondazione eterologa, autorizzando, quando ne riscontri la necessita' questo tipo di tecnica".
"Abbiamo poi previsto che non debba essere stabilito a priori dalla legge il numero degli embrioni che possono essere realizzati, come i tre da utilizzare per un unico e contemporaneo impianto, ma che si debba lasciare al medico la valutazione, tenendo conto dell'eta' e delle condizioni di salute della donna, del numero di embrioni da produrre anche per evitare ripetute stimolazioni ovariche".
Quanto alla ricerca sulle cellule staminali, "abbiamo previsto che sia possibile con il sistema di trasferimento del nucleo, che era stato gia' autorizzato dalla commissione Dulbecco. Una commissione dove erano presenti anche autorevoli esponenti cattolici che aveva appurato che questo metodo non poneva problemi etici".
"Abbiamo inoltre previsto che per gli embrioni non idonei piu' per l'impianto, la coppia possa stabilire di destinarli alla ricerca scientifica". E' quanto, sempre per restare in tema, della 'speranza di vita' del ddl, Del Pennino e' fiducioso: "Siccome il nostro disegno di legge non tocca l'impianto della legge 40 ma la modifica solo in alcuni punti penso che si possa realizzare una maggioranza trasversale che ne consenta l'approvazione. Se la legislatura andra' avanti...".

"Trovo molto positivo che il senatore Del Pennino, insieme con sei senatori della Casa delle Libertà, abbia presentato un disegno di legge per correggere la legge 40 sulla fecondazione assistita nei punti più critici". E' quanto dichiara la senatrice dell'Ulivo Vittoria Franco, coordinatrice nazionale delle Donne Ds. "Come è noto all'inizio di questa legislatura ho presentato un disegno di legge che contiene misure analoghe per intervenire sulle principali criticità di una legge che finora, secondo i dati del Cecos, ha costretto le coppie, per circa il 15 per cento degli interventi, ad andare all'estero per effettuare la fecondazione assistita. Spero quindi che questa nuova proposta contribuisca a riaprire la discussione parlamentare sulle modifiche alla legge 40. In particolare ritengo che sia necessario rimuovere, in via prioritaria, il limite alla diagnosi preimpianto, per poter aiutare le coppie portatrici di malattie ereditarie, il limite del numero massimo di embrioni da produrre con un unico ciclo di stimolazione ormonale e il divieto di crioconservazione, perché costituisce un attacco alla salute delle donne. Trovo inoltre che possa costituire una mediazione accettabile la proposta di una commissione di valutazione per stabilire la possibilità di accedere all'eterologa".

La legge 40, che regola la fecondazione assistita, "presenta caratteri antiscientifici e alcune profonde contraddizioni". Ignazio Marino, presidente della Commissione igiene e Sanita' del Senato, torna sul discusso provvedimento varato dal precedente esecutivo dopo che Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia di Milano, ha suggerito di rendere lecita la diagnosi preimpianto, attualmente proibita.
In una nota, Marino ricorda i punti piu' discutibili, a suo parere, della legge 40. "Proibisce la diagnosi preimpianto e rende obbligatorio l'impianto degli embrioni fecondati nella paziente. Allo stesso tempo, non potendo obbligare coercitivamente la donna, consente alla stessa di abortire una volta effettuate le diagnosi prenatali nel caso si riscontrassero eventuali malformazioni del feto".

 
 
 
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