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Quando ci sara' un caso italiano in cui servira' un "bambino-medicina"...
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Articolo di Vincenzo Donvito
4 gennaio 2007 18:47
 
Ora, oltre che in Gran Bretagna e Spagna, si potra' andare anche in Francia. Certamente non e' il massimo della comodita' e della economicita'. Ma trattandosi di Paesi comunitari, non e' escluso che, caso per caso, regione per regione, Asl per Asl, non si possa presentare anche il conto alla pubblica amministrazione, chiedendo che la stessa si accolli le relative spese, trattandosi di un intervento indispensabile e non fattibile dalle nostre strutture perche' vietato dalla legge nazionale.
Certamente ci sara' qualcuno che potra' obiettare sull'indispensabilita' di questo tipo di intervento, ma se non si pone il problema e non si creano dei precedenti, la questione rimarra' sempre li'. Sara' interessante, pero', sentire le motivazioni di chi sosterra' la non indispensabilita' di far nascere un "bambino-medicina", un "baby-designer", un bambino con caratteristiche biologiche precise, si' che possa fornire cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale per curare un fratellino o una sorellina gia' nata e con una malattia genetica altrimenti incurabile e che lo condanna a morte certa e veloce. Le possiamo immaginare queste motivazioni, sono le stesse che hanno portato a stravolgere l'informazione durante la campagna d'informazione per il voto al referendum che chiedeva l'abolizione della legge sulla procreazione assistita: ideologiche, religiose, in difesa di una vita che dicono non ci appartenga, tutte mescolate e condite col quella salsa politichese che fa venire il disgusto a chi si aspettava altro dalla politica. Ma immaginarle rispetto al trascorso propagandistico e' diverso dall'ascoltarle di fronte a dei genitori che chiedono soldi al Servizio Sanitario Nazionale per sicuramente far vivere il loro bambino dando vita ad un fratellino che crescera' altrettanto sano accanto a loro tre.
Questo e' il messaggio/invito che lanciamo oggi. Ne abbiamo bisogno per portare alla luce del sole le miserie e le tragedie di queste nostre leggi, che' altrimenti non cambieranno mai. Coi referendum, vigenti le attuali norme che li rendono validi solo se partecipano il 50%+1 degli aventi diritto, non se parla piu'. Non rimane che il Parlamento, che pero' ha bisogno di essere sferzato, maltrattato, agitato, messo al muro, che' altrimenti la maggioranza trasversale che "governa" questi argomenti (che va da parte di An a parte di Ds, Prc, Leganord, Forza Italia, passando per la Margherita e l'Udc), avendo deciso di vendere la salute e il diritto dei cittadini agli equilibri di Governo ed Opposizione, non se ne occupera' mai.
 
 
 
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