Un nuovo no all'utilizzo di embrioni umani per ricavare le cellule staminali e' venuto oggi da Giovanni Paolo II. Incontrando i componenti della Pontificia Accademia delle Scienze, riuniti in Vaticano per i 400 anni della fondazione, il Papa ha ricordato, invece, di aver incoraggiato la ricerca che utilizzi "tessuti di adulti o tessuti superflui dei feti sviluppati normalmente".
"Qualsiasi cura che pretenda di salvare la vita umana" e che tuttavia si basi sulla "distruzione delle vita umana nel suo stato di embrione" e' per il Papa "logicamente e moralmente contraddittoria". Come anche negativo e' il giudizio sulla produzione di embrioni umani per lo scopo diretto o indiretto di sperimentazione o eventuale distruzione.

Un nuovo no all'utilizzo di embrioni umani per ricavare le cellule staminali e' venuto oggi da Giovanni Paolo II. Incontrando i componenti della Pontificia Accademia delle Scienze, riuniti in Vaticano per i 400 anni della fondazione, il Papa ha ricordato, invece, di aver incoraggiato la ricerca che utilizzi "tessuti di adulti o tessuti superflui dei feti sviluppati normalmente".
"Qualsiasi cura che pretenda di salvare la vita umana" e che tuttavia si basi sulla "distruzione delle vita umana nel suo stato di embrione" e' per il Papa "logicamente e moralmente contraddittoria". Come anche negativo e' il giudizio sulla produzione di embrioni umani per lo scopo diretto o indiretto di sperimentazione o eventuale distruzione.