Un gruppo di vescovi americani, in numero che secondo il New York Times non ha precedenti nella storia recente degli Usa, ha avvertito i fedeli in articoli sui giornali diocesani e in prediche dal pulpito, che votare John Kerry sarebbe peccato.
Meno di due settimane fa si e' pronunciato in questo senso il vescovo di St. Louis nel Missouri, Raymond Bourke. I vescovi di Colorado Springs, Michael Sheridan, e di Newark in New Jersey, John Myers, hanno entrambi di recente dichiarato che l'obbligo per un fedele di opporsi all'aborto travalica ogni altra considerazione o tema dell'agenda del mondo cattolico.
E il vescovo di Denver, Charles Caput, ha definito un elettore di Kerry un peccatore che deve confessarsi prima di accostarsi alla comunione, dal momento che il candidato e' favorevole all'aborto e alla ricerca sulle cellule staminali. Il partito repubblicano punta su una diserzione in massa dei cattolici da Kerry che, se eletto, sarebbe il primo presidente cattolico nella storia degli Usa dai tempi di John F. Kennedy.