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 USA - USA - Usa. I viaggi della speranza dagli Usa verso l'Argentina…
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Notizia 
2 settembre 2004 20:31
 
Interessante articolo di Antonio Regalado pubblicato sulla versione in lingua spagnola del quotidiano Usa The Wall Street Journal in merito al turismo sanitario che dagli Usa scende verso il centro e sud America, o verso la Cina, a causa delle restrizioni sulle ricerche e le terapie a base di staminali.

<<David Ames e', per cosi' dire, un esule delle cellule staminali embrionali. Questo giovane avvocato di successo ha scoperto nel 2003 che la fastidiosa debolezza che soffriva alle sue mani e ad un braccio, era un sintomo iniziale della malattia di Lou Gehrig (sclerosi laterale amiotrofica, Sla). Secondo i medici, niente lo salvera' e potra' dirsi fortunato se vivra' ancora per qualche anno.
Ames ha venduto la sua casa e la sua auto, poi si e' trasferito in Argentina. In questo Paese, per oltre 100 mila Usd, un medico gli sta facendo un trattamento sperimentale utilizzando le sue stesse cellule staminali.
Ames fa parte di un numero crescente di statunitensi colpiti da malattie devastanti che puntano le loro speranze nei progressi delle ricerche con le cellule staminali. Sempre piu' statunitensi viaggiano in posti come il Messico, il Portogallo, la Cina e i Caraibi in cerca di cure.
Esiste una ragione semplice del perche' questi trattamenti non si offrono negli Usa: non ci sono prove che funzionino. Gli esperti sostengono che il fenomeno in crescita dei turisti delle cellule staminali e' una conseguenza delle notizie sui progressi scientifici e del dibattito politico derivato dai limiti imposti dal Governo Bush alla ricerca con le cellule staminali embrionali.
In realta' gli scienziati stanno appena iniziando a comprendere il potenziale delle staminali, che sono quelle cellule che hanno la capacita' di formare e rigenerare tessuti. Stephen Barrett, uno psichiatra in pensione che indaga sulle frodi mediche nella sua pagina web clicca qui non si meraviglia che ci sia gente che offra cure miracolose con le cellule staminali.
"La ciarlataneria abita all'ombra della scienza", dice.
Ames ripone le sue speranze nei medici della clinica Regina Mater di Buenos Aires, che tre settimane fa hanno estratto cellule staminali dal midollo osseo. Il suo dottore, Gustavo Moviglia, dice che sta trasformando le cellule staminali del midollo di Ames in nuovi nervi. Dice anche che fino ad ora ha gia' trattato cinque pazienti che hanno mostrato "un miglioramento nei sintomi". [.]
Moviglia, che secondo l'Archivio Nazionale della Medicina degli Usa ha pubblicato il suo ultimo articolo scientifico nel 1995, dice che la procedura si basa sulle sue stesse scoperte, non pubblicate. Gli esperti negli Usa si mostrano scettici. "Si tratta solo di un uomo che dice di avere curato la gente", dice Jeffrey Rothstein, direttore del Centro Robert Packard per la ricerca sulla Sla della John Hopkins University di Baltimora.
I pazienti vengono a sapere dei trattamenti in altri Paesi attraverso dottori "alternativi" o Internet. Attualmente, i siti Web pubblicano informazioni su un medico dell'Ospedale di Chaoyang, Pechino, che ha trapiantato cellule nervose derivate da feti umani abortiti nel midollo spinale di piu' di 400 persone che presentano lesioni alla colonna. Ciascuno di loro ha pagato 20 mila Usd a trattamento, dice Wise Young, neurologo dell'Universita' Rutgers, che ha visitato il centro in Cina. La clinica e' "semplicemente inondata", commenta.
Per quanto sia necessaria una certa dose di scetticismo, non conviene neppure dare per scontato che le autorita' statunitensi della salute abbiano tutte le risposte. La Food and Drugs Administration ha recentemente approvato due saggi clinici con le cellule staminali da midollo osseo per trattare dei pazienti colpiti da infarti al cuore. Per evitare problemi di regolamenti, i medici statunitensi hanno realizzato le loro ricerche in Sudamerica.
Ames ha fatto tutto quello che era possibile per verificare la veridicita' delle affermazioni di Moviglia. Il medico argentino si e' accordato per andare negli Usa a spiegare la sua tecnica a dottori nell'Universita' della California, a San Francisco.
Dallas Forshew, l'infermiera capo della clinica della malattia di Lou Gherig in quell'universita', mi ha detto che il personale era scettico ma non volevano scoraggiare Ames. "La speranza e' un qualcosa di molto ingannevole", spiega la Forshew.
La frustrazione ha fatto si' che altri pazienti con la stessa malattia e i loro parenti stiano cercando altre strade. Project ASL, un gruppo fondato dalla newyorkese Jenifer Estess e dalle sue due sorelle, ha raccolto milioni di dollari per pagare le ricerche con le cellule staminali che si realizzano nelle istituzioni di primo livello come la John Hopkins. Ma i progressi nei laboratori sono terribilmente lenti.
Nel frattempo, Ames dice che non e' stato facile per la sua famiglia traslocare in un altro Paese lontano dagli amici. "E' una situazione molto difficile", avverte. "Eppure non voglio restare fermo con le mani in mano. La ricerca con le cellule staminali si imporra'. Pero' non e' un qualcosa che avverra' negli Usa per cio' che resta della mia vita".>>


A conferma del fenomeno del turismo sanitario, basta visitare il sito Internet della Clinica Regina Mater di Buenos Aires (clicca qui) dove si forniscono tutte le informazioni per i pazienti che vengono dall'estero, garantendo un servizio con medici e infermieri che parlano inglese, e anche suggerimenti per i parenti, con tanto di itinerari turistici per vedere il Paese.
 
 
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<<David Ames e', per cosi' dire, un esule delle cellule staminali embrionali. Questo giovane avvocato di successo ha scoperto nel 2003 che la fastidiosa debolezza che soffriva alle sue mani e ad un braccio, era un sintomo iniziale della malattia di Lou Gehrig (sclerosi laterale amiotrofica, Sla). Secondo i medici, niente lo salvera' e potra' dirsi fortunato se vivra' ancora per qualche anno.
Ames ha venduto la sua casa e la sua auto, poi si e' trasferito in Argentina. In questo Paese, per oltre 100 mila Usd, un medico gli sta facendo un trattamento sperimentale utilizzando le sue stesse cellule staminali.
Ames fa parte di un numero crescente di statunitensi colpiti da malattie devastanti che puntano le loro speranze nei progressi delle ricerche con le cellule staminali. Sempre piu' statunitensi viaggiano in posti come il Messico, il Portogallo, la Cina e i Caraibi in cerca di cure.
Esiste una ragione semplice del perche' questi trattamenti non si offrono negli Usa: non ci sono prove che funzionino. Gli esperti sostengono che il fenomeno in crescita dei turisti delle cellule staminali e' una conseguenza delle notizie sui progressi scientifici e del dibattito politico derivato dai limiti imposti dal Governo Bush alla ricerca con le cellule staminali embrionali.
In realta' gli scienziati stanno appena iniziando a comprendere il potenziale delle staminali, che sono quelle cellule che hanno la capacita' di formare e rigenerare tessuti. Stephen Barrett, uno psichiatra in pensione che indaga sulle frodi mediche nella sua pagina web clicca qui non si meraviglia che ci sia gente che offra cure miracolose con le cellule staminali.
"La ciarlataneria abita all'ombra della scienza", dice.
Ames ripone le sue speranze nei medici della clinica Regina Mater di Buenos Aires, che tre settimane fa hanno estratto cellule staminali dal midollo osseo. Il suo dottore, Gustavo Moviglia, dice che sta trasformando le cellule staminali del midollo di Ames in nuovi nervi. Dice anche che fino ad ora ha gia' trattato cinque pazienti che hanno mostrato "un miglioramento nei sintomi". [.]
Moviglia, che secondo l'Archivio Nazionale della Medicina degli Usa ha pubblicato il suo ultimo articolo scientifico nel 1995, dice che la procedura si basa sulle sue stesse scoperte, non pubblicate. Gli esperti negli Usa si mostrano scettici. "Si tratta solo di un uomo che dice di avere curato la gente", dice Jeffrey Rothstein, direttore del Centro Robert Packard per la ricerca sulla Sla della John Hopkins University di Baltimora.
I pazienti vengono a sapere dei trattamenti in altri Paesi attraverso dottori "alternativi" o Internet. Attualmente, i siti Web pubblicano informazioni su un medico dell'Ospedale di Chaoyang, Pechino, che ha trapiantato cellule nervose derivate da feti umani abortiti nel midollo spinale di piu' di 400 persone che presentano lesioni alla colonna. Ciascuno di loro ha pagato 20 mila Usd a trattamento, dice Wise Young, neurologo dell'Universita' Rutgers, che ha visitato il centro in Cina. La clinica e' "semplicemente inondata", commenta.
Per quanto sia necessaria una certa dose di scetticismo, non conviene neppure dare per scontato che le autorita' statunitensi della salute abbiano tutte le risposte. La Food and Drugs Administration ha recentemente approvato due saggi clinici con le cellule staminali da midollo osseo per trattare dei pazienti colpiti da infarti al cuore. Per evitare problemi di regolamenti, i medici statunitensi hanno realizzato le loro ricerche in Sudamerica.
Ames ha fatto tutto quello che era possibile per verificare la veridicita' delle affermazioni di Moviglia. Il medico argentino si e' accordato per andare negli Usa a spiegare la sua tecnica a dottori nell'Universita' della California, a San Francisco.
Dallas Forshew, l'infermiera capo della clinica della malattia di Lou Gherig in quell'universita', mi ha detto che il personale era scettico ma non volevano scoraggiare Ames. "La speranza e' un qualcosa di molto ingannevole", spiega la Forshew.
La frustrazione ha fatto si' che altri pazienti con la stessa malattia e i loro parenti stiano cercando altre strade. Project ASL, un gruppo fondato dalla newyorkese Jenifer Estess e dalle sue due sorelle, ha raccolto milioni di dollari per pagare le ricerche con le cellule staminali che si realizzano nelle istituzioni di primo livello come la John Hopkins. Ma i progressi nei laboratori sono terribilmente lenti.
Nel frattempo, Ames dice che non e' stato facile per la sua famiglia traslocare in un altro Paese lontano dagli amici. "E' una situazione molto difficile", avverte. "Eppure non voglio restare fermo con le mani in mano. La ricerca con le cellule staminali si imporra'. Pero' non e' un qualcosa che avverra' negli Usa per cio' che resta della mia vita".>>


A conferma del fenomeno del turismo sanitario, basta visitare il sito Internet della Clinica Regina Mater di Buenos Aires (clicca qui) dove si forniscono tutte le informazioni per i pazienti che vengono dall'estero, garantendo un servizio con medici e infermieri che parlano inglese, e anche suggerimenti per i parenti, con tanto di itinerari turistici per vedere il Paese.
 
 
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