La compagnia biotech BioE, con sede nel Minnesota, ha annunciato l'ingresso nel mercato delle linee di staminali cordonali, clonate dalla compagnia stessa, chiamate cellule progenitrici multi-lineari.
"Siamo veramente felici di essere la prima compagnia in grado di offrire una fonte di ricerca importante alle centinaia di cliniche che si occupano di staminali", ha dichiarato Michael Haider, direttore esecutivo della BioE. "Il nostro intento e' stato quello di creare un materiale biologico indifferenziato ottimale sia per la ricerca di base che per le sperimentazioni di nuovi farmaci".
Negli scorsi due anni gli scienziati della BioE hanno differenziato le staminali cordonali in vari tipi di tessuti, per valutarne la plasticita' e il livello di conservazione delle caratteristiche biologiche. Da una singola linea sono riusciti a creare staminali neuronali, cellule nervose, cellule progenitrici del pancreas e del fegato, ma anche cellule ossee e muscolari. "Il potenziale delle staminali cordonali e' ancora tutto da scoprire", continua David McKenna, collaboratore esterno della BioE e ricercatore alla University of Minnesota. "Dai trapianti di midollo agli interventi di ingegneria genetica, l'approccio terapeutico delle staminali cordonali copre un raggio d'azione vastissimo e innovativo".

La compagnia biotech BioE, con sede nel Minnesota, ha annunciato l'ingresso nel mercato delle linee di staminali cordonali, clonate dalla compagnia stessa, chiamate cellule progenitrici multi-lineari.
"Siamo veramente felici di essere la prima compagnia in grado di offrire una fonte di ricerca importante alle centinaia di cliniche che si occupano di staminali", ha dichiarato Michael Haider, direttore esecutivo della BioE. "Il nostro intento e' stato quello di creare un materiale biologico indifferenziato ottimale sia per la ricerca di base che per le sperimentazioni di nuovi farmaci".
Negli scorsi due anni gli scienziati della BioE hanno differenziato le staminali cordonali in vari tipi di tessuti, per valutarne la plasticita' e il livello di conservazione delle caratteristiche biologiche. Da una singola linea sono riusciti a creare staminali neuronali, cellule nervose, cellule progenitrici del pancreas e del fegato, ma anche cellule ossee e muscolari. "Il potenziale delle staminali cordonali e' ancora tutto da scoprire", continua David McKenna, collaboratore esterno della BioE e ricercatore alla University of Minnesota. "Dai trapianti di midollo agli interventi di ingegneria genetica, l'approccio terapeutico delle staminali cordonali copre un raggio d'azione vastissimo e innovativo".