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 USA - USA - Usa. Trapianti di staminali per produrre insulina: ora e' possibile anche fra specie diverse
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4 marzo 2004 18:20
 
Un gruppo di scienziati della Washington University School of Medicine ha effettuato una serie di esperimenti importanti su topi affetti da diabete, tramite l'uso di cellule staminali.
I ricercatori, diretti dal dott. Marc R. Hammerman, esperto di patologie renali, hanno iniettato delle cellule staminali pancreatiche di maialini all'interno dei topi, somministrando ad una parte dei topini anche dei farmaci anti-rigetto. Il risultato sorprendente e' stato che i topi che non avevano ricevuto questi farmaci, non solo hanno reagito bene al trapianto, ma non hanno avuto problemi da parte del sistema immunitario.
Secondo Hammerman, che da tempo si occupa di organogenesi, cioe' della possibilita' di creare organi funzionanti partendo dalle cellule staminali, il risultato in questione da' molto da pensare sul tipo di approccio standard nei confronti dei trapianti. In particolare, nell'esperimento sono state utilizzate delle staminali chiamate primordia che a differenza delle staminali classiche, hanno potenzialita' elevate di espansione ma non di differenziazione. Queste, a contatto con le membrane interne dei topi, hanno iniziato dopo due settimane a produrre l'insulina necessaria a ripristinare i livelli di glucosio nel sangue.
L'aspetto interessante e' che le cellule utilizzate provenivano da una specie animale diversa da quella del ricevente, ma al momento del trapianto sembravano non avere difficolta' con le reazioni di rigetto. "E' un evento senza precedenti. In genere, quando ci avviciniamo a esperimenti del genere, siamo consapevoli delle complicazioni biologiche dovute alla diversita' di specie. Ma questo risultato ci fa ragionevolmente credere che i trapianti da animale a uomo non siano poi cosi' lontani".
 
 
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